Esiste una forte relazione tra crescita economica e aumento del traffico dati su mobile, specialmente se si utilizza una connessione 3G. È la conclusione a cui è giunto uno studio di Gsma/Deloitte che, con dati forniti da Cisco.
Secondo gli analisti, i Paesi caratterizzati da un utilizzo più elevato di dati su mobile con una connessione alla rete di telefonia di terza generazione (tra cui Russia, Regno Unito e Corea del Sud), hanno visto crescere il Pil (l’intera ricchezza prodotta annualmente da una nazione) fino a toccare percentuali dell’1,4% annuo. L’effetto è stato invece più limitato in Stati dove l’uso dei dati è al momento meno prevalente, per esempio Cina, India, Messico e Sudafrica.
Inoltre la penetrazione del 3G rispetto al 2G, cresciuta del 10% dal 2008 al 2011 nei Paesi presi in esame dalla ricerca, ha portato a un aumento parallelo del Pil pro-capite di 0,15 punti percentuali su base annua. Nei mercati in via di sviluppo è andata ancora meglio: l’espansione della rete di telefonia mobile di terza generazione ha aumentato la produttività di 4,2 punti percentuali, sempre su base annua.
In generale, il rapporto Gsma/Deloitte ha evidenziato come il raddoppio su base annuale di tutti i dati circolanti su dispositivi mobili dal 2005 al 2010, indipendentemente dalle reti 2G o 3G, abbia portato a un aumento medio annuale dello 0,5% del Prodotto interno lordo (Pil) pro-capite nei 14 Paesi presi in esame dalla ricerca.
“Questo studio è un importante contributo al crescente numero di dimostrazioni empiriche dell’impatto della banda larga sulla crescita economica” ha commentato Robert Pepper, vicepresidente della Global Technology Policy di Cisco. “La gente in tutto il mondo continua a connettersi sempre di più a Internet attraverso una molteplicità di dispositivi wireless e questo crea un diluvio di dati che sta cambiando il modo in cui lavoriamo e viviamo. Il fatto che – ha proseguito – l’uso di dati attraverso la gestione di una banda mobile a maggiore velocità porti a entrate pro-capite più elevate sottolinea la necessità di un aumento degli investimenti nei network wireless. Ma anche di politiche governative che promuovano questi investimenti, tra cui l’allocazione di uno spettro addizionale”.