Apple riporta una prima vittoria in Germania nella complessa disputa brevettuale che la vede contrapposta a Qualcomm: un tribunale tedesco ha respinto infatti una delle cause intentate dal produttore di chip contro la Mela relativa alla proprietà intellettuale. Lo riporta il Wall Street Journal, indicando che il tribunaleregionale di Mannheim ha definito il caso di violazione dei brevetti “infondato”.
Un’interpretazione molto ristretta del brevetto, ha commentato Qualcomm, annunciando che farà appello e ribadendo che Apple da tempo viola i suoi brevetti, secondo le parole del general counsel Don Rosenberg. Soddisfatta, al contrario, l’azienda di Cupertino, che respinge le accuse del chipmaker e afferma che Qualcomm usa i tribunali come distrarre l’attenzione dai suoi comportamenti illegali.
Per Qualcomm è la prima battuta d’arresto in Germania, dove il chipmaker aveva ottenuto a fine 2018 dal tribunale di Monaco l’emanazione di un ordine per Apple di sospendere in Germania la vendita, commercializzazione e importazione ai fini di vendita di tutti gli iPhone riconosciuti colpevoli di violazione del brevetto Qualcomm sulla tecnologia di risparmio energetico per gli smartphone. Il tribunale ha inoltre ordinato a Apple di ritirare gli stessi modelli di iPhone (il 7 el’8) da rivenditori terze parti in Germania. A inizio mese Qualcomm ha reso noto di aver depositato la cauzione di 1,34 miliardi di euro, chiesta dal tribunale di Monaco nella sua decisione.
Il giudice del tribunale regionale di Mannheim ha invece sentenziato che Apple non ha violato i brevetti di Qualcomm installando i chip dell’azienda nei suoi iPhone, anche se la decisione riguarda solo uno dei sei casi nella disputa brevettuale segnalati da Qualcomm al tribunale di Mannheim. Un secondo pronunciamento è atteso il mese prossimo.
La querelle sui brevetti tra i due big americani è iniziata nei primi mesi nel 2017 con Cupertino che denunciava Qualcomm per azioni anticoncorrenziali nelle licenza sui brevetti per la connettività: secondo il produttore dell’iPhone, il chipmaker le avrebbe fatto pagare più del dovuto. Secondo Qualcomm, invece, la Mela userebbe i suoi brevetti senza pagare tutte le royalty. La disputa si è inasprita l’anno scorso con ulteriori accuse di Qualcomm secondo cui la Mela avrebbe imbastito “una campagna pluriennale di condotta inappropriata e ingannevole per carpire informazioni e segreti commerciali di Qualcomm” volti a migliorare le prestazioni dei chip Intel in modo che potessero corrispondere a quelli Qualcomm. Fino a qualche tempo i microprocessori dell’iPhone erano targati Qualcomm mentre adesso sono Intel.