Apple si aggiudica un nuovo round nella battaglia legale che la vede contrapposta a Samsung. L’ultima sentenza è quella della Court of appeals for the federal circuit, che ha stabilito che la casa sudcoreana non potrà includere nei propri device funzionalità che infrangono i brevetti di Cupertino.
Si tratta di una vittoria importante per la casa fondata da Steve Jobs, che dalla corte si aspettava proprio un inasprimento della pena a Samsung rispetto alla multa che era stata già condannata a pagare, anche se la denuncia riguarda soltanto i modelli più datati della gamma Samsung, come l’S2 e il Note2, e per questo non sarebbe destinata a creare grossi problemi al produttore asiatico, che in ogni caso ha già annunciato di voler ricorrere contro la sentenza.
L’ultima sanzione ricevuta sa Samsung per la violazione dei brevetti di Cupertino risale al 2014, e consiste in una multa da 119 milioni di dollari, con il giudice che però aveva respinto la richiesta della società di un’ingiunzione che vietasse a Samsung di utilizzare le funzionalità abilitate dai brevetti contestati.
Ma la parola fine sulla vicenda, che nel 2012 era già costata a Samsung una multa da 930 milioni di dollari, poi ridotta a poco più di 500, potrebbe arrivare nel 2016 con la pronuncia della Corte suprema, chiamata in causa da Samsung. L’accusa di Apple è che i coreani abbiano utilizzato in 23 dispositivi alcune tecnologie brevettate da Cupertino senza pagare i corrispettivi oneri, tra le quali lo zoom e lo scrolling delle pagine.