Cresce la capitalizzazione delle telco e scende quella delle web&soft company. È quanto emerge da un report a firma dell’Area Studi Mediobanca (SCARICA QUI LE SLIDE) che analizza i conti annuali di 215 multinazionali industriali mondiali, con ricavi complessivi per 10mila miliardi di euro nel 2021 e capitalizzazione pari a 26,2mila miliardi di euro a fine marzo 2022.
“Lo scenario geopolitico mondiale sta impattando sull’economia globale e su tutti gli attori economici, comprese le grandi multinazionali industriali la cui capitalizzazione complessiva a fine marzo 2022 segna una contrazione del 2,1% rispetto alle quotazioni di fine 2021, dopo l’accelerazione dello scorso anno (+20,1% sul 2020) che aveva permesso di recuperare ampiamente i livelli pre-pandemici (+23,0% sul 2019)”, si legge nel report.
Nei primi tre mesi 2022, sui quali impatta l’effetto del conflitto differenziato per settori, si registra una netta controtendenza delle telco le cui quotazioni in Borsa crescono del 5,6%. Il comparto è secondo solo a quello dell’Oil&Gas, che ha messo a segno una crescita a doppia cifra: +20,5%. In flessione Media&Entertainment (-14,5%), automotive (-10,2%), WebSoft (-8,3%) e l’industria dei Pagamenti Digitali (-4,6%),
Inevitabilmente penalizzati dal conflitto i grandi gruppi russi che chiudono i primi tre mesi dell’anno in corso con un -35,4%. Fra quelli segnalati nel report ci sono Yandex, il motore di ricerca russo con un fatturato (4,2 miliardi di euro nel 2021) quasi 55 volte inferiore a quello di Alphabet (Google) e VK Company che gestisce la community internet russa VKontakte con un giro d’affari (1,5 miliardi di euro) 70 volte inferiore a quello di Meta Platforms (Facebook).