Huawei investirebbe di più in Europa se fosse trattata dai regolatori come un’azienda europea: lo ha detto Guo Ping, vice chairman e attuale chief executive del gruppo. Guo ha affermato che l’inchiesta anti-dumping condotta (e ora chiusa) dalla Commissone europea nei confronti di Huawei e di un altro vendor cinese, Zte, ha messo l’azienda “a disagio” e la fa sentire in una posizione di “incertezza”.
Huawei ha investito fortemente in Europa nell’ultimo decennio e oggi impiega nel nostro continente 9.900 persone, di cui 1.200 lavorano nella ricerca e sviluppo.
“Non vediamo l’Europa semplicemente come un mercato, vogliamo fare ricerca e sviluppo, vogliamo fare qui il nostro procurement, vogliamo diventare un’azienda europea”, ha dichiarato Guo, riporta il Financial Times.
Guo, che è uno dei tre executive che guida a rotazione come Ceo l’azienda cinese, ha chiaramente indicato che gli investimenti di Huawei in Europa potrebbero essere potenziati se il gruppo avesse “l’equa opportunità di partecipare” al mercato “come tutte le altre aziende europee”.
Anche le aziende americane si sono lamentate di essere messe costantemente sotto scrutinio da parte dei regolatori europei; il presidente Barack Obama ha persino accusato i regolatori del nostro continente di pretezionismo. A loro volta, gli Stati Uniti si sono “difesi” dal tentativo di Huawei di espandersi sul mercato americano: Washington teme legami dell’azienda cinese con Pechino e rischi per la sicurezza delle telecomunicazioni Usa.
“Gli Usa si preoccupano per la sicurezza delle reti, è comprensibile”, ha commentato Guo. “Ma è una questione che va affrontata insieme da fornitori, clienti e governi”.
Infine, sul matrimonio tra Nokia e Alcatel-Lucent che rafforza la concorrenza per Huawei sul mercato europeo, Guo ha detto che “L’unione di queste aziende è in linea con un trend generale imposto dai clienti; noi siamo felici di vedere una nuova entità che diventa un forte investitore nel futuro di questa industria”.
Huawei e le telco europee stanno investendo oggi per sviluppare i servizi 5G; Huawei ha di recente aperto un nuovo centro di ricerca e sviluppo a Leuven, in Belgio, per coordinare tutta la sua ricerca in quest’area.