I profitti di Hewlett-Packard per il 2013 saranno inferiori al previsto e ci vorrà del tempo perché possa riprendersi dalla crisi. Lo ha ammesso la presidente e Ceo della multinazionale dell’informatica, Meg Whitman, durante l’odierno incontro con gli investitori, provocando un forte calo del titolo a Wall Street che ha ceduto il 7,36% a 15,88 dollari per azione ed è sceso ai minimi delle ultime 52 settimane.
“La recente performance finanziaria di HP non è stata buona” ha detto la Whitman, diventata Chief Executive Officer oltre un anno fa e sesta persona a ricoprire questo incarico dal 2005.
In particolare dalla riunione sono emerse previsioni deludenti sull’anno fiscale 2013: l’utile dovrebbe attestarsi tra i 3,4 e i 3,6 dollari per azione, ben al di sotto dei 4,18 dollari stimati in precedenza dagli analisti. La Whitman ha previsto “un generale calo” per il 2013, che dovrebbe essere un anno “per aggiustare e ricostruire”, mentre i risultati dovrebbero arrivare entro la fine dell’anno fiscale 2014.
Parlando con estrema franchezza, giudicata persino eccessiva da alcuni commentatori economici, la manager ha sostenuto che il gruppo manca di un “focus chiaro e competitivo” e deve perciò concentrarsi su un numero inferiore di prodotti. “L’innovazione è in perfetta salute qui in HP – ha proseguito – ma dobbiamo lavorare di più per far sì che queste idee siano prodotte e commercializzate sul mercato in modo più rapido”.
In un comunicato, l’azienda di Palo Alto ha specificato che intende recuperare posizioni “estendendo la sua leadership nei principali settori che trainano gli investimenti IT, cioè il cloud computing, l’ottimizzazione delle informazioni e la sicurezza dei dati”. Inoltre HP, aggiungono fonti di stampa, starebbe cercando di aumentare i profitti attraverso il taglio di posti di lavoro e la vendita di macchine multi-uso, tra cui stampanti che fungono anche da scanners e fotocopiatrici o server che combinano il computing, lo storage e il networking.
Da quando la Whitman è alla guida, HP ha perso il 35% del suo valore di mercato. Alcuni analisti sostengono che ha investito troppo in ricerca e sviluppo mentre la domanda di prodotti informatici continuava a calare. Il principale concorrente di HP è il cinese Lenovo Group, che sta aumentando la sua quota di mercato e potrebbe presto scavalcare HP come fornitore di pc nel mondo.