TRADE WAR

Hi-tech cinese, l’allarme Usa sui dazi: “Bruciati 32 miliardi di dollari”

Pressing sul governo Biden della Consumer Technology Association che punta a una revisione delle tariffe imposte da Trump: “Un danno per l’industria americana. Colpite produzione e occupazione”

Pubblicato il 20 Lug 2022

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Oltre 32 miliardi di dollari. E’ questa la cifra pagata dalle aziende Usa importatrici di tecnologia cinese tra la metà del 2018 e la fine del 2021 con la politica dei dazi voluta dal presidente Donald Trump. Lo denuncia un report della Consumer Technology Association che chiede la rimozione del provvedimento che rappresenta “un danno per le imprese americane” senza oltretutto risolvere “le sfide commerciali con la Cina”.

La pressione su Biden

La denuncia arriva mentre l’amministrazione Biden sta decidendo sull’ipotesi di annullare alcuni dazi sui prodotti cinesi per alleviare la pressione dell’inflazione sui consumatori. Secondo il report gli importatori di prodotti tecnologici dalla Cina hanno pagato oltre 32 miliardi di dollari di dazi imposti da Trump tra la metà del 2018 e la fine del 2021.

Secondo la Consumer Technology Association l’industria tecnologica ha ridotto la propria dipendenza dalla Cina sull’onda delle tariffe, ma questo è stato comunque compensato dall’aumento delle importazioni da Vietnam, Taiwan, Corea del Sud, Malesia e altri paesi.

Dai computer ai router

Circa la metà dei 32 miliardi di dollari di dazi sono stati pagati su computer e prodotti elettronici di produzione cinese per i quali sono stati spesi fino al 13 luglio 145,43 miliardi di dollari, secondo i dati di Customs and Border Protection .

“Con l’aumento dei prezzi in tutti i settori della nostra economia, la rimozione delle tariffe attenuerebbe l’inflazione dilagante e dannosa e ridurrebbe i costi per gli americani”, spiega l’associazione.

Effetto boomerang su aziende e consumatori

Stando ai dati forniti le importazioni di beni tecnologici cinesi interessati dalle tariffe della “sezione 301” sono diminuite del 39% nei tre anni e mezzo successivi, mentre quelle non interessate sono cresciute del 35% .

La quota cinese delle importazioni statunitensi di prodotti tecnologici colpiti dai dazi si è approssimativamente dimezzata al 17% nel 2021 dal 32% del 2017. Circa la metà dei 32 miliardi di dollari di tariffe riguardava computer e prodotti elettronici. Secondo Cta non esistevano prodotti tecnologici del genere non colpiti dalle tariffe, dal momento che la Cina rappresentava l’84% delle importazioni statunitensi in queste categorie sia nel 2017 che nel 2021.

Ciononostante alcune importazioni di beni tecnologici di consumo prodotti dalla Cina sono state più elevate nel 2021 rispetto al 2017 nonostante le tariffe. Tra i beni “resistenti” al dazio, fotocamere digitali e robot aspirapolvere.

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