SCENARI

Digital payment, per Aiip parte la sfida internazionale

HiPay, NTT Data, Istituto di Pagamento Sammarinese T.P@y, Pay Replay, Hitachi Systems CBT e Iccrea Banca entrano nella compagine associativa. Il presidente Maurizio Pimpinella: “Abbiamo le competenze per promuovere e rappresentare un settore il cui sviluppo è vitale per il rilancio del Sistema Paese”

Pubblicato il 24 Feb 2017

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L’Associazione Italiana Istituti di Pagamento e di Moneta Elettronica si affaccia sulla scena internazionale: HiPay, NTT Data, Istituto di Pagamento Sammarinese T.P@y, Pay Replay, Hitachi Systems CBT e Iccrea Banca entrano nella compagine associativa.

“Per sua natura, il mercato delle procedure di incasso e pagamento ha sempre costituto il fondamento di una proficuo scambio tra le nazioni. I Digital Payment diminuiscono ulteriormente le distanze ed anzi costruiscono ponti, creando opportunità e lavoro per gli italiani, in Italia e nel mondo. Alla luce della Payment Service Directive II, il mercato estende i propri confini” ha commentato Maurizio Pimpinella, Presidente A.I.I.P.

Iccrea Banca gestisce i flussi nazionali e internazionali nell’ambito dei sistemi di pagamento ed ha costituito con ICBPI il primo centro applicativo (ACH) italiano. Nel comparto della monetica con il marchio CartaBCC copre la linea completa delle carte di credito e di debito del Credito Cooperativo, di cui è emittente e acquirer diretto.​

HiPay, francese, è un istituto di pagamento globale che processa oltre 2 miliardi di euro in 150 Paesi, proponendo 220 metodi di pagamento. Il mercato dell’e-commerce francese che vale 65 miliardi di euro e registra ogni anno un incremento di 850.000 nuovi clienti. Il 25% degli acquisti online avviene tramite mobile.

L’Istituto di Pagamento Sammarinese T.P@y è il primo istituto di pagamento di diritto sammarinese, attivo ad oggi nell’Issuing e prossimamente anche nell’Acquiring.

Pay Reply è la società del gruppo Reply, particolarmente attiva in UK e Germania, specializzata nei servizi di consulenza e piattaforme tecnologiche nei Mobile Payments. Provider di soluzioni di pagamento in mobilità, affianca banche, istituzioni finanziarie, telco, utilities e retailers nei processi di creazione ed erogazione di servizi innovativi di remote e proximity mobile payments.

Hitachi Systems CBT, frutto dell’acquisizione da parte del colosso giapponese Hitachi di CBT – Cosmic Blue Team, offre soluzioni Sstem Integration nei servizi IT con specializzazione nell‘approccio consulenziale e multivendor, nella progettazione e gestione di Sistemi Informativi e della loro sicurezza, in combinato con soluzioni IT cloud based.

NNT Data, multinazionale giapponese, fornisce servizi e soluzioni IT diversificati che includono consulenza, system integration e outsourcing con un focus, nello specifico, sulle opportunità offerte dalla PSD II. Nel 2016 si è posizionata al 5° posto nel FinTech ranking stilato dalla American Banker, Bank Technology News e IDC Financial Insights.

A.I.I.P. diventa lo snodo internazionale per far viaggiare soluzioni italiane nei mercati esteri ed un approdo sicuro per le realtà internazionali attive nel nostro Paese. Inoltre avendo all’argato l’oggetto sociale a tutti i prestatori di servizi di pagamento, può oggi vantare nella sua compagine associativa la presenza dei diversi attori del nuovo ecosistema finanziario. Oltre ai player già citati, ricordiamo: CheBanca!, Banca Sella, Banca ITB (ora Banca 5) , Istituto Centrale Banche Popolari Italiane sul fronte bancario, Banco Posta di Poste Italiane e nel comparto degli Istituti di pagamento e di moneta elettronica, 2 Pay IMEL, Airplus International, , BNL Positivity, Cabel, CartaLIS, CartaSi, Diners Club Italia, Edenred Italia, Factorcoop, Infocamere, LisIP, Mercury Payment Services già Setefi , Moneynet, Orwell Union, Paytipper, PI4PAY, SISAL GROUP, Soisy, Speedy Money S.p.A., Em@ney, City Poste Payment S.p.A, Qui! Financial Services S.p.A, e Telepass S.p.A. che ha avviato il procedimento autorizzativo ed Over The Top quali Paypal e Samsung. Infine, annoveriamo partner tecnologici d’eccellenza nel panorama nazionale ed internazionale, quali SIA, Cedacri, CSE, Crif, Cerved, oltre alle già menzionate Hitachi ed NTT.

Abbiamo tutte le competenze necessarie per promuovere e rappresentare un settore il cui sviluppo è vitale per il rilancio del Sistema Paese”.

“E’ di questi giorni invece la notizia che AliBaba sarà partner del Cio per le Olimpiadi fino al 2028. Al gigante cinese il compito di fornire i servizi cloud e lo sviluppo di una piattaforma di eCommerce globale dedicata ai giochi: la scalabilità del colosso cinese fa sì che possa affrontare grandi progetti con sicurezza. Se solo in Italia imparassimo a fare sistema, potremmo coprire queste nuove nicchie di mercato che si stanno profilando, se ogni player non fosse distratto a realizzare il proprio Wallet, ci si potrebbe unire per affrontare meglio il mercato nazionale ed affacciarsi su quelli esteri. Le banche, ad esempio, sfruttando opportunamente la tecnologia possono ottenere importanti risparmi di costo su servizi tradizionali, aumentando così la disponibilità di risorse relative alla digitalizzazione. Dovranno decidere se pilotare il business oppure inseguirlo. In entrambi i casi, potranno rivedere in modo sano anche la loro presenza sul territorio, superando le logiche di mero presidio delle filiali da molti adottate, e concentrarsi su maggiore usabilità e contenuti innovativi: è proprio su questi due aspetti che le Fintech stanno primeggiando rispetto alle banche tradizionali. Al momento in Italia possiamo vantare circa 56 filiali bancarie ogni 100.000 abitanti eppure, stando a recenti ricerche statunitensi del Millenial Disruption Index, nel 71% dei casi i giovani tra i 15 ed i 30 anni vanno più volentieri dal dentista che in banca. Il progresso e l’evoluzione in materia è repentina ma finché non ci occuperemo attivamente dei reali bisogni degli italiani, non solo non potremmo sostenere che i digital payment siano la norma nel nostro Paese, ma non ci potremmo neppure definire una nazione unita.

Nel 2016 la diffusione dell’online in Italia ha raggiunto l’88,7% della popolazione tra gli 11 e i 74 anni, 42,6 milioni di italiani che dichiarano di poter accedere a internet da location fisse (da casa, ufficio o da un luogo di studio) o da mobile: questi sono i dati dell’ultimo rilevamento Audiweb, dicembre 2016. Semplificare la vita degli italiani veicolando i digital payment è possibile. Farlo è un dovere” ha commentato Pimpinella.

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