E-HEALTH

Horus, occhiali “hi-tech” per i non vedenti

Il dispositivo consente ai disabili di avere un assistente personale elettronico che li supporti nelle azioni quotidiane. In campo giovani ricercatori dell’Università di Genova

Pubblicato il 24 Nov 2014

horus-141124113841

Sul portale del progetto, sostenibile attraverso una campagna di crowdfunding, si specifica che “Horus al momento è un prototipo e nel 2015 inizieremo delle fasi di test con i potenziali utenti”. Horus è un dispositivo che consente ai non vedenti e ipovedenti di avere un assistente personale elettronico che li supporti nella quotidianità. Frutto del lavoro di un giovane team multidisciplinare di ricercatori composto (collaboratori esclusi) da Saverio Murgia, Luca Nardelli e Benedetta Magri, “nasce dall’esperienza mia e di Luca nell’ambito della visione artificiale applicata ai sistemi robotici, congiuntamente alla volontà di utilizzare queste tecnologie per migliorare la qualità della vita di persone che non possono usare un senso importante come la vista”, spiega Murgia. Quindi chiarisce il suo intento: “Il maggior problema che vogliamo risolvere è la limitata indipendenza che spesso persone cieche e ipovedenti devono affrontare, e per raggiungere questo obiettivo vogliamo realizzare un dispositivo che non necessariamente sostituisce gli strumenti già in uso, ma si posiziona al di sopra offrendo assistenza su più fronti e risolvendo diverse criticità”. Forte di un’idea che è già stata premiata al Contest idea challenge organizzato in Olanda da Eit Ict Labs, un’iniziativa dell’istituto europeo dell’innovazione e della tecnologia appoggiata direttamente dall’Ue, Murgia descrive il funzionamento di Horus.

“Questo dispositivo viene indossato agganciando una parte agli occhiali, dove si trovano i sensori e il meccanismo di conduzione ossea per comunicare con l’utente, e ponendo in tasca l’unità di elaborazione e batteria. Durante l’utilizzo è possibile navigare un menu utilizzando dei pulsanti oppure utilizzando i comandi vocali. Horus, al pari di un assistente personale, può rispondere a questi comandi vocali guidando l’utente nel suo utilizzo”. Qualche esempio pratico? “Un esempio sono le indicazioni per il posizionamento di un libro durante la sua lettura. Oppure l’aiuto nel trovare attraversamenti pedonali, riconoscere volti e descrivere quelli di persone nuove, individuare oggetti. In qualsivoglia situazione il funzionamento è come sarebbe se si stesse parlando con una persona che assiste”, risponde Murgia.

Un progetto, quello che questi giovani universitari genovesi stanno portando avanti, non circoscritto però al territorio nazionale. “Sicuramente ci espanderemo all’estero, dove già abbiamo riscontrato molto interesse. Abbiamo deciso di iniziare dall’Italia poiché qui abbiamo un network più esteso e per noi si è rivelato più facile iniziare questa affascinante impresa”, conclude Murgia.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Analisi
Video
Iniziative
Social
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati