Hp a rischio class action: “Ci ha ingannato”

L’azionista Richard Gammel accusa l’azienda di aver tenuto all’oscuro gli investitori su una serie di decisioni cruciali, dall’abbandono del TouchPad al possibile spin-off del business pc. Si profila l’avvio di un’azione collettiva di risarcimento danni per ricompensare gli azionisti del crollo del valore del titolo

Pubblicato il 16 Set 2011

Hewlett-Packard rischia la class action negli Stati Uniti se le
richieste di un suo azionista, Richard Gammel, verranno condivise
da altri investitori. Secondo Gammel, Hp e il suo top management
avrebbero ingannato gli azionisti per mesi tenendoli all’oscuro
di una serie di decisioni cruciali, come l’abbandono del
TouchPad, che ha provocato un brusco calo del titolo.

L’investitore americano accusa il più grande gruppo tecnologico
del mondo di aver nascosto il fatto che il modello di business non
stesse funzionando e che il webOs – il sistema operativo
ereditato dall’acquisto di Palm – non fosse più ritenuto
centrale nelle strategie dell’azienda.

Il 18 agosto, Hp ha causato non poca sorpresa a Wall Street
dichiarando che stava prendendo in considerazione lo spin-off delle
attività nei Pc, abbandonando i device con il sistema webOs come
il tablet TouchPad. Lo stesso giorno Hp ha annunciato
l’acquisizione della società del software britannica Autonomy
Corp per una cifra da capogiro: 12 miliardi di dollari.

Il giorno seguente, le azioni del colosso americano sono crollate
del 20%, il calo più netto mai registrato in un giorno da Hp dopo
il collasso della Borsa del Lunedì nero del 1987.

La causa intentata da Gammel, presentata tramite i legali della
Robbins Geller Rudman & Down, accusa gli executive di Hp, inclusi
il Ceo Leo Apotheker e il Cfo Cathie Lesjak, di aver ingannato gli
investitori rilasciando dichiarazioni positive sull’andamento
della compagnia che si sono poi rivelate infondate. Nella causa si
chiede un risarcimento dei danni per conto di tutti coloro che
hanno acquistato azioni Hp tra il 22 novembre 2010 e il 18 agosto
2011, perché, si sostiene, la mancanza di trasparenza sui problemi
dell'azienda potrebbe significare che il valore delle azioni
era artificialmente gonfiato.

Negli Stati Uniti non sono rare le cause che cercano di trasformasi
in class action che seguono bruschi cali in Borsa del titolo di
un’azienda. Nel caso di Hp, gli investitori scontenti non sono
pochi: molti sono rimasti delusi dalle ultime trimestrali e alcuni
pensano che l’azienda abbia pagato una cifra davvero eccessiva
per Autonomy.

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