Hewlett-Packard, dopo il caso Mark Hurd arrivano nuovi guai: il
colosso dell'It ha fatto causa a un ex top manager della
divisione vendite, Adrian Jones, passato nelle fila di Oracle,
sostenendo che abbia rubato segreti industriali per poi andare a
lavorare per la concorrente.
Hp ritiene che Jones, senior vice president per la regione Asia,
abbia usato una chiavetta Usb l’11 febbraio per copiare i piani
strategici e finanziari, dati di vendita e sugli impiegati e altre
informazioni, come si legge nella causa presentata presso la Corte
superiore della California nella contea di Santa Clara. Jones ha
poi dato le dimissioni il 16 febbraio e non ha restituito i files
copiati. Infine, il mese dopo, il manager ha accettato una
posizione simile in Oracle.
Una portavoce di Hp ha spiegato al Wall Street Journal che
l’azienda protegge con severità i suoi segreti industriali e i
suoi dati confidenziali. La causa ha lo scopo di impedire a Jones
di usare i documenti copiati mettendo Hp “in una posizione di
svantaggio competitivo”, afferma la portavoce.
Nella causa si sostiene anche che Jones stava per essere licenziato
da Hp per aver violato il codice di buona condotta sul lavoro:
l'azienda riferisce che un’indagine interna aveva scoperto
che Jones aveva stretto una relazione “inappropriata” con una
subordinata, alla quale aveva concesso un aumento del 97% del
salario. Jones aveva anche messo in nota spese diverse migliaia di
dollari usati per visite a questa dipendente senza che vi fossero
motivi d’affari per incontrarsi. Jones si è dimesso prima che Hp
potesse licenziarlo, ma come dipendente dell'azienda aveva
firmato un accordo di riservatezza che lo obbligava a non rivelare
le informazioni interne di Hp.