Hp rassicura i mercati: la crescita del comparto It è qui per
restare. I risultati del secondo trimestre dell’esercizio
2009-2010 del primo produttore mondiale di Pc non lasciano dubbi:
utili in aumento del 28%, a 2,2 miliardi di dollari, pari a 91
centesimi per azione (contro 1,72 miliardi o 71 centesimi, del
secondo trimestre dell’esercizio precedente), mentre gli utili
rettificati ammontano a 1,09 dollari, contro gli 1,05 stimati dagli
analisti e gli 89 centesimi dell’anno prima.
Il giro d’affari è cresciuto del 13% a 30,8 miliardi di dollari,
anche in questo caso superando le attese del mercato, che puntava
su 29,8 miliardi. Il dato sui ricavi beneficia anche delle
condizioni valutarie favorevoli, ma è determinato da una
performance robusta su tutte le regioni in cui Hp è presente, ha
sottolineato il Ceo Mark Hurd: +9% nelle Americhe, +7% in Europa,
+10% in Asia-Pacifico (dati che eliminano l’influenza del cambio
favorevole). I ricavi fuori dagli Usa rappresentano ormai il 66%
del totale. Nonostante il calo dei prezzi, Hp è riuscita a
migliorare il margine operativo, cresciuto in un anno dall’8,4%
al 9,3%.
Le vendite di desktop sono salite del 27%, quelle dei pc portatili
del 17%; complessivamente, la divisione computer, la Personal
Systems group, ha registrato una crescita del 21% dei ricavi, a 10
miliardi di dollari. Ancora più brillanti le performance della
divisione Enterprise Storage and Servers: +31% a 4,5 miliardi.
Il gruppo americano guarda con ottimismo al terzo trimestre e
prevede utili di 1,05 -1,07 dollari per share e ricavi di 29,7-30
miliardi di dollari, oltre le attese degli analisti; per l’intero
2010, Hp stima utili sui 4,50 dollari e un aumento complessivo del
revenue dell’8%-9%, contro una precedente stima che puntava sul
6-7%.