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Hpe lancia Synergy, l’infrastruttura “componibile”

Lanciata la nuova piattaforma in grado di ridurre il sovraccarico sui datacenter e abbattere i costi. Il presidente Hpe Italia: “Particolare vantaggio per le Pmi”. Fabio Tognon: “Un nuovo paradigma per le reti, il primo sistema in grado di supportare si ale applicazioni tradizionali che quelle cloud”

Pubblicato il 02 Dic 2015

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Hpe lancia la sua nuova infrastruttura di rete: Hpe Synergy, un sistema flessibile che, secondo la multinazionale, offre un doppio vantaggio: quello di ridurre il sovraccarico di traffico sui data center e di abbassare del 21% i costi d’infrastruttura.

Vera “protagonista” di questa edizione dell’Hpe Discover, dove è stata ufficialmente presentata, Hpe Synergy approderà sul mercato europeo nel secondo trimestre del 2016.

Ad annunciarlo oggi Fabio Tognon, Country manager server division Italia di Hpe, durante il grande evento organizzato da Hewlett Packard Enterprise a Londra, al quale hanno partecipato oltre 13mila clienti e partner. “Hpe synergy è un nuovo paradigma, la prima piattaforma in grado di supportare sia le applicazioni tradizionali sia quelle Cloud e rappresenta un sistema di rete interessante per i clienti che vogliono migrare verso l’infrastruttura ibrida”, ha spiegato Tognon.

Allo sviluppo di questa piattaforma la società ha destinato due terzi degli investimenti di Hpe Lab. Ancora difficile, però, prevedere il ritorno economico dell’operazione. Secondo Stefano Venturi, Presidente e Managing DIrector di Hpe Italia, nel nostro Paese “saranno soprattutto le piccole medie imprese, per via delle strutture organizzative più snelle, ad adottare con maggiore rapidità questa infrastruttura”.

Anche se poi in realtà Hpe Synergy è stata tarata soprattutto sulle esigenze della fascia di clienti enterprise.

“Nel processo di sviluppo della piattaforma”, ha rivelato Venturi, “ci siamo interfacciati con la clientela europea e americana di livello alto e anche con tre grandi imprese italiane”.

Al centro della strategia di business di Hpe non c’è, tuttavia, soltanto la nuova infrastruttura ibrida. Un mercato a cui la multinazionale guarda con interesse è quello dell’Internet of things, in crescita nei prossimi anni, secondo Yari Franzini, Country Manager Hewlett Packard Enterprise, con 6,4 miliardi di dispositivi Iot connessi entro il 2016, il 30% in più rispetto al 2015.

E dunque la Discover Hpe di Londra è stata anche l’occasione per illustrare i nuovi sistemi Iot Hpe Edgeline che sfruttano le reti periferiche e i sensori di Aruba, società acquisita da Hpe quest’anno, consentendo alle aziende clienti di aggregare le informazioni e prendere decisioni in tempo reale.

“Queste nuove soluzioni”, ha dichiarato Antonio Neri, Executive Vice President e General Manager di Hpe, “costituiscono un importante elemento della nostra strategia che punta ad offrire maggiore potenza di calcolo e connettività a livello periferico, aiutando i clienti a massimizzare il valore e minimizzare i rischi dell’IoT alla velocità del business”.

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