Huawei è ufficialmente uscita dalla “modalità di crisi” in cui aveva cominciato a operare dopo essere stata inserita nella black list dell’amministrazione Trump. “Le restrizioni statunitensi sono ora la nostra nuova normalità e siamo tornati al lavoro come al solito”, ha dichiarato Eric Xu, presidente del colosso Ict cinese, in un messaggio di Capodanno ai dipendenti rilasciato dalla società.
Si inverte la tendenza: vendite lievemente superiori al 2021
Xu ha affermato che Huawei prevede di concludere l’anno con un fatturato annuo di 636,9 miliardi di yuan, ovvero circa 91,5 miliardi di dollari, un risultato sostanzialmente invariato rispetto all’anno precedente.
Più precisamente, le vendite hanno registrato un incremento dello 0,02%: un piccolo aumento rispetto al 2021, quando le entrate hanno raggiunto i 636,8 miliardi di yuan, ma un importante segnale di inversione di tendenza, visto in quell’esercizio è stato caratterizzato da un calo delle vendite del 30% su base annua, proprio a causa dell’entrata in vigore delle sanzioni statunitensi.
La lettera di Xu non menziona la redditività di Huawei. La società in genere divulga i suoi risultati annuali completi nel primo trimestre dell’anno successivo. Ma si può dare per scontato che le performance rimarranno ben al di sotto del record del 2019, quando l’azienda, al suo apice in qualità di principale fornitore di smartphone Android a livello globale, aveva fatturato 122 miliardi di dollari.
Puntare sul cloud e sulla transizione ecologica
Xu ha affermato che il core business di Huawei nella vendita di infrastrutture di telecomunicazione è cresciuto nel 2022 e il declino delle attività relative ai dispositivi di elettronica di consumo si è stabilizzato. La società non ha rilasciato dati sugli utili annuali né ha fornito una ripartizione completa delle sue linee di business.
Il gruppo continua a generare entrate non solo attraverso la sua divisione di apparecchiature di rete, che compete con Nokia ed Ericsson, ma anche tramite una divisione di cloud computing. Del resto Huawei, in concomitanza con l’arrivo delle sanzioni, ha anche iniziato a investire nel settore dei veicoli elettrici e nelle tecnologie verdi. “Lo scenario macro può essere pieno di incertezza, ma ciò di cui possiamo essere certi è che la digitalizzazione e la decarbonizzazione sono la via da seguire, e sono lì che si trovano le opportunità future”, ha detto Xu.
Per il prossimo anno, il presidente si è impegnato a mantenere il forte investimento di Huawei in ricerca e sviluppo e ha affermato che il suo business cloud deve diventare la “base” per guidare la crescita. Xu ha menzionato la pandemia solo di sfuggita, elogiando il “personale in prima linea dell’azienda fuori dalla Cina e coloro che hanno tenuto duro per servire i nostri clienti nonostante gli impatti negativi del Covid-19”.