LA SEMESTRALE

Huawei, fatturato a -6% ma i new business iniziano a dare frutti

Il colosso cinese continua a patire il calo delle vendite di smartphone dovuto alle sanzioni Usa: -25,3% sul 2021. Ma le nuove iniziative in alcuni settori, soprattutto quello dell’automotive, contribuiscono a compensare le perdite

Pubblicato il 12 Ago 2022

huawei

Il colosso tecnologico cinese Huawei ha riportato ricavi in calo nel primo semestre ma nuove iniziative in alcuni settori, soprattutto quello automobilistico (fornisce componenti e software per la navigazione, display del cruscotto e altri sistemi per i veicoli a tre case automobilistiche cinesi), hanno contribuito a compensare il calo delle vendite di smartphone dovuto alle sanzioni Usa. Il fatturato è diminuito del 5,9% rispetto all’anno precedente – a 301,6 miliardi di yuan (44,8 miliardi di dollari) – nei sei mesi fino al 30 giugno, mentre l’utile netto si è più che dimezzato.

“Sebbene il nostro business dei dispositivi sia stato pesantemente colpito, il nostro business delle infrastrutture Ict ha mantenuto una crescita costante”, ha affermato in una dichiarazione scritta Ken Hu, uno dei tre dirigenti che si alternano come presidente.

E ora preoccupa il “Chips act”

Il calo delle vendite del primo semestre segna comunque un miglioramento rispetto al calo del 14% registrato nei primi tre mesi dell’anno. Le vendite dell’unità di dispositivi Huawei, alla quale fanno capo gli smartphone, sono diminuite del 25,3% rispetto all’anno precedente a 101,3 miliardi di yuan (15 miliardi di dollari). Le vendite di apparecchiature di rete a operatori di telecomunicazioni e società sono aumentate.

Il colosso cinese inoltre, in difficoltà dal bando dell’ex presidente Usa Donald Trump del 2019, ha espresso preoccupazione per il recente ‘Chips and science act‘ che promette aiuti alle aziende che investono nella produzione di chip per processori negli Stati Uniti con lo scopo di ridurre la dipendenza da Taiwan e Cina. Qualsiasi misura che riduca la collaborazione industriale globale “ostacolerà notevolmente l’innovazione scientifica e tecnologica”, ha sottolineato Huawei in una nota.

Alla ricerca di una diversificazione

Secondo la società di consulenza Canalys, Huawei starebbe ora costruendo nuove linee di business, inclusi componenti per auto intelligenti e sistemi di efficienza energetica, con la sua attività di servizi cloud, conquistando il 18% del mercato in crescita della Cina. L’azienda ha anche lanciato il proprio sistema operativo proprietario Harmony, che ora viene utilizzato su 300 milioni di dispositivi Huawei. “Sfrutteremo le tendenze della digitalizzazione e della decarbonizzazione per continuare a creare valore per i nostri clienti e partner e garantire uno sviluppo della qualità”, ha affermato Hu.

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