Una partnership strategica pluriennale per lo sviluppo di soluzioni e servizi innovativi nel mercato della convergenza fisso-mobile e dei servizi wireless. A firmare l’accordo, nell’headquarter di Huawei a Shenzhen, il ceo di Fastweb Alberto Calcagno e Edward Chan, Ceo di Huawei Italia. Il primo progetto che sarà avviato riguarda l’utilizzo della tecnologia small cells di Huawei nell’ottica dello sviluppo dei servizi 5G, “facendo leva – spiega una nota dei due operatori – sia sugli asset tecnologici di Fastweb che su porzioni di spettro, che siano o no soggette a licenze.
In conseguenza di questa partnership le due aziende saranno chiamate a mettere a disposizione risorse umane, tecnologiche e know how che, attraverso un team dedicato, consentiranno lo sviluppo di prodotti e servizi che Fastweb lancerà sul mercato per rafforzare la propria strategia e offerta commerciale.
In parallelo, specificano le due aziende, continuerà la collaborazione tra Fastweb e Huawei avviata nel 2012 per lo sviluppo di soluzioni innovative nella banda ultralarga, sia in fibra e in rame, che hanno contribuito alla realizzazione della rete a banda ultralarga di Fastweb – si legge nella nota – che raggiunge oggi oltre 7 milioni di case e famiglie con velocità di accesso fino a 200 megabit al secondo.
“Avviamo oggi un nuovo modo di collaborare sull’innovazione – commenta Calcagno – Grazie a questo accordo Fastweb ha accesso alle risorse globali di Huawei in termini di ricerca e sviluppo su temi molto specifici e verticali. Questo accordo, con la collaborazione di risorse umane e tecnologiche, sarà un ulteriore acceleratore di innovazione per Fastweb, con grandi vantaggi per i nostri clienti”.
“L’accordo siglato presso il nostro headquarter consolida una partnership di lunga data, che si arricchisce oggi di ulteriori risvolti tecnologici e strategici – sottolinea Chan – Sviluppare innovazione insieme ai clienti è uno dei valori fondanti di Huawei e siamo fieri di poterlo fare in ambiti che potranno portare Fastweb a realizzare obiettivi ambiziosi quali la transizione verso il 5G”.