IL SUMMIT

Huawei, il caso Meng Wanzhou approda a Roma

Colloqui in Italia tra i ministri degli Esteri cinese e canadese sulla vicenda della direttrice finanziaria della società arresatata 2018. Intanto la Corte Suprema britannica dice no al ricorso delle big tech cinesi sui brevetti delle reti

Pubblicato il 26 Ago 2020

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Huawei al centro delle cronache. Mentre la Corte suprema del Regno Unito respinge all’unanimità il ricorso, promosso con l’altra società cinese di telecomunicazioni Zte, in merito alle controversie sui brevetti con Unwired Planet International Ltd e Conversant Wireless Licensing, a Roma i ministri degli Esteri cinese e canadese discutono il caso della direttrice finanziaria di Huawei, Meng Wanzhou, arrestata in Canada nel 2018 su richiesta degli Usa. Il tutto mentre la gamma prodotti della società cinese cresce con nuove proposte per il mercato che guardano allo standard Wi-Fi 6.

La questione legale nel Regno Unito riguarda una controversia legata ai brevetti detenuti da Unwired Planet per la tecnologia di comunicazione wireless 2G, 3G e 4G utilizzata da Huawei. Su di essi la società di telecomunicazioni cinese, con l’omologa Zte, aveva presentato ricorso, non contestando tuttavia i brevetti stessi, ma i principi alla base dei quali vengono concesse le licenze di brevetto. Oggi il responso della Corte Suprema britannica, che ha respinto all’unanimità le richieste delle due società cinesi.

Sull’altro fronte la questione diplomatica a Roma, che vede al centro il caso della direttrice finanziaria di Huawei, Meng Wanzhou, arrestata in Canada nel 2018 su richiesta degli Usa che ne vogliono l’estradizione. Di oggi la notizia che anche di questo hanno parlato il ministro degli Esteri e Consigliere di Stato cinese, Wang Yi, e il suo omologo canadese, Francois-Philippe Champagne, entrambi in visita nella Capitale. L’incontro, che segue l’ultimo avvenuto nel novembre 2019in Giappone, e’ stato confermato dall’agenzia Xinhua, e secondo quanto riferito dalla diplomazia di Ottawa, e’ durato circa 90 minuti e si e’ tenuto in un albergo di Roma.

Nel corso del confronto, il ministro canadese ha sollevato con il rappresentante di Pechino il tema dei due cittadini canadesi (l’ex diplomatico e analista Michael Kovrig e l’uomo d’affari in rapporti con la Corea del Nord Michael Spavor) arrestati in Cina alla fine del 2018 e incriminati per spionaggio. Gli arresti sono avvenuti pochi giorni dopo l’arresto a Vancouver di Meng, su richiesta degli Stati Uniti, che ne chiedono l’estradizione con accuse di frode bancaria e violazione delle sanzioni all’Iran. Il ministro degli Esteri canadese, secondo una nota diffusa da Ottawa, “ha ribadito di nuovo che i casi di Michael Kovrig e di Michael Spavor rimangono una priorità e che il Canada continua a chiedere alla Cina di rilasciarli immediatamente entrambi”. Secondo quanto riferisce l’agenzia Xinhua, pur non essendoci in generale conflitti di interessi tra i due Paesi, “il rapporto ha incontrato serie difficoltà a causa della detenzione immotivata di cittadini canadesi da parte della Cina”.

Di Huawei, intanto, si continua a parlare anche in termini puramente tecnologici, in particolare nell’ambito R&S. L’azienda ha infatti presentato proprio in questi giorni Huawei WiFi AX3, il nuovo router con il supporto allo standard Wi-Fi 6. La società, forte dell’esperienza accumulata nel 5G e riconosciuta per il ruolo di primo piano nella formulazione degli standard Wi-Fi 6, ha messo a punto una tecnologia pioneristica che facilita la collaborazione a livello di chip senza soluzione di continuità tra il router e molti altri dispositivi. Ciò consente ai prodotti della serie Huawei WiFi AX3 di fornire una connessione Wi-Fi 6 Plus potente e rapidissima se utilizzati con i dispositivi Huawei.

“In Huawei – fa notare Pier Giorgio Furcas, Deputy General Manager Huawei Italy CBG – stiamo lavorando ininterrottamente per mettere la nostra esperienza al servizio di aziende e clienti di tutto il mondo e permettere a tutto il settore di trarre vantaggio dalle innovazioni e dalle tecnologie messe a punto grazie ai nostri investimenti nella ricerca di soluzioni innovative sempre più all’avanguardia. La serie di router Huawei WiFi AX3 è un ulteriore tassello che rende ancora più concreta la nostra strategia 1+8+N, con l’obiettivo di garantire una connettività senza soluzione di continuità per tutti gli utenti Huawei”.

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