I profitti di Huawei in Africa meridionale e orientale sono destinati a crescere del 30% nei prossimi tre anni: lo ha detto Li Dafeng, responsabile di quest’area geografica per il colosso informatico cinese, durante una recente intervista a Nairobi (Kenya).
Il dirigente ha spiegato che la sua azienda punta all’aumento della domanda di smartphones nel continente. “Nella regione di cui sono responsabile – ha spiegato Li – la penetrazione degli smartphones è in media del 10% (con punte del 16% in Kenya), mentre in Cina arriva al 30% e in Europa supera il 50%. Quindi in Africa c’è ancora molto potenziale”.
In questo contesto ha riscosso grande successo Ideos, primo smartphone di Huawei sotto i 100 dollari, di cui dall’anno scorso sono state vendute 250.000 unità, consentendogli di raggiungere soltanto in Kenya una quota di mercato del 45%.
“C’è ancora grande spazio per la crescita – ha ribadito Radoslaw Kedzia, Chief Technology Officer per la regione Africa est e sud di Huawei – e crediamo che nei prossimi tre anni la disponibilità della rete sarà molto migliorata”.
Li Dafeng ha inoltre annunciato l’intenzione di aumentare la quota di dipendenti locali impiegati dall’azienda dall’attuale 60% al 70%, ma non ha specificato in quale arco di tempo.
Oltre a puntare sull’aumento dei cellulari, il gigante cinese intende focalizzarsi sullo sviluppo del comparto dedicato al business con le imprese, che fornisce attrezzature a governi e aziende.
In Africa meridionale e orientale Huawei è attiva in 25 Paesi. Tra i mercati più importanti ci sono Nigeria, Sudafrica, Angola e Kenya. Nell’intera regione africana il gruppo asiatico ha registrato 3,42 miliardi di dollari di profitti nel 2011, il 15% in più rispetto ai 2,98 miliardi dell’anno precedente. Le vendite ‘in loco’ hanno rappresentato il 13% di quelle effettuate a livello mondiale.
I clienti di Huawei nel sud e nell’est del continente africano comprendono cinque operatori mobili in Sudafrica, tra cui Vodacom Group e Mnt Group. Ci sono poi Unitel e Movicel in Angola e Safaricom in Kenya, quest’ultimo il più grande operatore di telefonia mobile in Africa orientale.
Huawei ha anche un centro di ricerca e sviluppo in Sudafrica e sette centri di formazione nella regione, alcuni dei quali in Repubblica democratica del Congo, Egitto e Marocco. Il gruppo di Shenzhen ha aiutato 18 governi africani a costruire reti in Nigeria, Kenya, Uganda, Senegal, Angola, Guinea e Gibuti.