La Campania è stata protagonista del quarto appuntamento dello Smart City Tour di Huawei, incentrato sui temi della Smart Education e Smart Healthcare. In occasione della tappa napoletana, Huawei ha annunciato, insieme ai partner Fondazione Cultura & Innovazione e Sielte, ‘Smart School’, un progetto finalizzato alla realizzazione di un ecosistema scolastico che permetta di dare una risposta alle differenti esigenze legate all’innovazione e al cambiamento del setting tecnologico e formativo, in un momento in cui la didattica mista, in presenza e a distanza, è diventata il modello prevalente.
I dettagli del progetto
Il progetto, i cui dettagli sono spiegati nel White Paper “La tecnologia al servizio della ‘scuol@’ di tutti e per tutti”, prevede la creazione e il supporto a una rete composta da istituti scolastici. Le scuole campane, attraverso l’applicazione di modelli di smart school, avranno la possibilità di gestire e trovare adeguate soluzioni alle problematiche che ogni singola istituzione scolastica deve affrontare quotidianamente e che potranno essere utilizzate e applicate nell’ordinaria fruizione dei servizi didattico- amministrativi. La fase di start-up del progetto prevederà la formazione di una rete, costituita da una scuola per ogni Provincia, impegnata nell’implementazione del modello di “Smart School” nell’ambito di una strategia integrata a livello regionale.
La rete sarà composta da un Istituto Capofila “Regionale” e Istituti Capofila “Territoriali”, referenti nelle province di riferimento, e “Partner Tecnologici”. Gli istituti proponenti daranno vita, a loro volta, a una rete più ampia coinvolgendo altri 100 istituti scolastici suddivisi per provincia, con i quali realizzeranno la fase 2 di formazione del corpo docente per la sperimentazione dei nuovi setting tecnologici e formativi.
La “Smart School” prevede soluzioni e tecnologie adeguate ai piani di lavoro dell’amministrazione, alla formazione degli alunni e dei docenti, alle relazioni con le famiglie e alla sicurezza, tutto attraverso una politica inclusiva e sostenibile volta al raggiungimento dei macro obiettivi generali e soprattutto ad allargare le soluzioni, in modo omogeneo e diffuso, all’interno del territorio regionale. Hanno già aderito all’iniziativa 11 istituti di Napoli e provincia.
Le tecnologie abilitanti alla base del progetto
Alla base di ‘Smart School’, comunica Huawei, ci sono diverse tecnologie abilitanti. La “Linkboard”, per esempio, viene introdotta con funzione di dispositivo centrale di riferimento e di una serie di dispositivi di tipo “tablet” che interagiscono in modo sincrono e asincrono con il dispositivo centrale. La Linkboard Huawei IdeaHub S 65 è un potente sistema di conferenza intelligente che ha al suo interno un motore di Intelligenza Artificiale. Gli Access point esterni sono poi indispensabili per la copertura dei piazzali e di tutti gli spazi esterni al plesso scolastico e interni, per connessioni a larga banda mobile e un alto numero di accessi concorrenti. L’access controller che li orchestra è in grado di gestire fino a 256 Access Points, garantendo l’accesso sia agli utenti mobili che di rete fissa. Il progetto fa leva anche su un sistema di screening termografico per il controllo della temperatura corporea corredato da funzionalità di Intelligenza Artificiale e da una serie di video camere a rilevamento termico e ottico, in grado di prevenire i contagi da Covid-19 mantenendo la sicurezza degli accessi. Infine, la piattaforma OOS e Zabbix fornisce funzionalità avanzate attraverso la rete wireless, progettata per monitorare e controllare l’impianto elettrico, termoidraulico, di illuminazione e altri sistemi.
Il progetto, nel perseguire gli obiettivi di sicurezza e tracciabilità delle informazioni, propone inoltre il rilascio dello Spid, da parte di Sielte, a tutti i dipendenti e collaboratori della scuola, oltre che a tutti i genitori degli alunni.
Via al ricorso contro il regolatore svedese per il ban sul 5G
Nel frattempo Huawei ha fatto appello contro la decisione della Svezia di escludere il colosso cinese dai progetti di implementazione delle reti 5G. La notizia, ripresa da Reuters, arriva direttamente dal regolatore svedese delle telecomunicazioni Pts. “Quello che succede ora è che invieremo il ricorso al tribunale amministrativo di Stoccolma. Dopodiché, si occuperanno loro di questo caso ”, ha detto un portavoce del Pts.
Il mese scorso la Svezia aveva infatti bandito Huawei e Zte dalle gare relative alla sua rete 5G, unendosi ad altre nazioni europee che hanno limitato il ruolo dei fornitori cinesi per motivi di sicurezza. “Riteniamo che la decisione presa non sia positiva né per i clienti né per la Svezia in generale”, ha detto a Reuters Kenneth Fredriksen, Vicepresidente esecutivo di Huawei, Europa centro-orientale e regione nordica. “Vogliamo quindi che un tribunale svedese controlli se la decisione è stata presa attraverso un processo adeguato e secondo la legge”.
Le aste in Svezia dovrebbero iniziare la prossima settimana, a questo punto generando un enorme vantaggio per i rivali nordici di Huawei: Nokia ed Ericsson.