5G

Huawei, le telco Uk avranno un anno in più per rimuovere le apparecchiature di rete

Il governo britannico proroga al 31 dicembre 2023 il termine entro cui gli operatori dovranno dismettere i sistemi prodotti dall’azienda. Inzialmente la deadline era fissata al 23 gennaio 2023. Intanto gli Usa sarebbero pronti a bandire la vendita dei nuovi device cinesi, anche di Zte

Pubblicato il 13 Ott 2022

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La Gran Bretagna proroga al 31 dicembre 2023 – inizialmente la dead line era stabilita al 28 gennaio 2023 – il termine entro il quale si dovranno rimuovere le apparecchiature Huawei dalle funzioni di rete.

La decisione del governo a valle delle consultazioni con l’azienda cinese e gli operatori di rete Uk.

Rimane invariata alla fine del 2027 la scadenza entro cui dovranno essere rimosse le apparecchiature dalle reti 5G.

Prorogato di tre mesi, al 31 ottobre 2023, l’obbligo di limitare Huawei al 35% della rete di accesso in fibra ottica.

La Gran Bretagna bandito Huawei e altri fornitori ritenuti ad alto rischio di sicurezza dalle sue reti 5G nel 2020, in seguito alle pressioni degli Stati Uniti.

Negli Usa ancora guai in vista per Huawei & co

Intanto negli Usa la Fcc (Federal Communications Commission) è pronta a bandire la vendita negli Stati Uniti di nuovi dispositivi delle compagnie tecnologiche cinesi Huawei e Zte per ragioni di sicurezza nazionale. Secondo il portale d’informazione politica “Axios”, che riporta la notizia, si tratterebbe di una decisione inedita per l’agenzia. Il divieto sarebbe l’ultimo atto di una lunga e costante stretta, iniziata con l’amministrazione dell’ex presidente Donald Trump, sui prodotti tecnologici cinesi, che le autorità federali statunitensi temono possano essere utilizzati per attività di spionaggio.

Secondo due fonti citate da “Axios”, lo scorso 5 ottobre la presidente dell’Fcc, Jessica Rosenworcel, avrebbe fatto circolare tra i commissari dell’authority una bozza di ordine che vieterebbe effettivamente la vendita negli Usa di dispositivi che costituiscono una minaccia alla sicurezza nazionale. Il documento, che dovrà essere sottoposto a votazione, renderebbe anche illegale la vendita di una serie di dispositivi di sorveglianza video prodotti dalle compagnie cinesi Hytera, Hikvision e Dahua. Il divieto non sarebbe comunque retroattivo: questo significa che le aziende cinesi potranno continuare a vendere negli Stati Uniti i prodotti che hanno già ricevuto l’approvazione dell’Fcc.

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