IL PROGETTO

Human Technopole al via, sul piatto 130 mln. Martina: “Prima pietra nel 2017”

Firmato il decreto per la costruzione del centro di ricerca sulle tecnologie umane e della long life nell’area Expo. A gennaio il primo bando, piena autonomia prevista da febbraio 2019, dopo 2 anni di startup. Il ministro Martina: “L’Italia sarà protagonista”

Pubblicato il 27 Set 2016

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Al via “Human Technopole- Italy 2040”, il nuovo centro di ricerca scientifica che sorgerà nell’area di Expo con l’obiettivo di rendere l’Italia uno dei Paesi leader mondiale nelle tecnologie umane e della long life. Dopo la firma pochi giorni fa del decreto il progetto diventerà operativo nelle prossime settimane con l’insediamento a ottobre del Comitato di coordinamento, seguito dalla definizione entro dicembre dell’entità giuridica del centro stesso. A scandire la tabella di marcia è stato il ministro della Politiche agricole, Maurizio Martina, che stamani ha presentato il lavoro fatto finora al Piccolo Teatro, insieme al Presidente del Consiglio, Matteo Renzi.

Faranno parte del coordinamento i rettori delle Università milanesi (Università Statale, Bicocca, Politecnico) il presidente dell’Istituto superiore di sanità (Iss), il presidente del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr), il presidente e il direttore scientifico dell’Istituto italiano di Tecnologia (Iit), più due rappresentanti di Mef e Miur. A gennaio 2017 è prevista poi la predisposizione e l’avvio del bando per i lavori e la call internazionale per la ricerca del direttore scientifico e dei direttori dei centri che costituiranno il Technopole. La piena autonomia operativa è invece prevista per febbraio 2019, dopo i 24 mesi di start up.

I centri che costituiranno il Technopole saranno sette (Medical Genomics, Neurogenomics, Agri-Food and Nutrition Genomics, Data Science, Computational Life sciences, Analysis, decision and Society, Nano Science and Technology) e tre le facilities condivise (Central Genomics, Imaging, Data Storage and High Performance Computing). Sono stati coinvolti nella stesura del progetto l’Istituto Italiano di Tecnologia, il Politecnico di Milano, l’Università degli Studi di Milano e l’Università degli Studi Milano Bicocca, in collaborazione con gli istituti di ricerca clinica e ospedaliera di Milano, la Fondazione Edmund Mach di Trento, la Fondazione Isi di Torino, il Cineca di Bologna e il Crea.

Il progetto prevede l’insediamento di un’infrastruttura centrale di laboratori che ospiterà a regime circa 1.500 fra ricercatori, tecnici e amministrativi. Altri laboratori sorgeranno all’interno degli istituti di ricerca partner, sotto forma di Outstation. La fase di start-up durerà tre anni, al termine della quale è prevista una prima valutazione da parte di panel internazionali.

“Il decreto firmato – afferma Martina – segna concretamente il primo passo operativo verso la realizzazione di Human Technopole, con lo stanziamento di 80 milioni che si aggiungono ai precedenti 50 milioni che il Governo aveva stabilito per entrare come socio in Arexpo. Noi ci siamo. Abbiamo fatto un grande lavoro di squadra perché, accanto all’Itt, abbiamo lavorato con le tre universita’ pubbliche di Milano e ingaggiato il Cnr e l’istituto superiore di Sanità. I prossimi due anni saranno cruciali. Nel gennaio del 2017 contiamo di porre gia’ la prima pietra. Credo davvero che l’area di Expo possa diventare a tutti gli effetti una grande piattaforma di sviluppo della ricerca in grado di mettere ancora una volta e sempre di più Milano, la Lombardia e l’Italia al centro del panorama mondiale della ricerca”.

La genomica di base sarà il focus del Centro di Medical genomics, con particolare attenzione ai meccanismi delle malattie oncologie e auto-immuni, invecchiamento e infiammazione. Le strategie terapeutiche saranno studiate in modo da adattarsi ai diversi profili genetici dei pazienti, avviando quindi test pre-clinici in collaborazione con alcuni istituti ospedalieri milanesi.

Le malattie neurodegenerative, quali Alzheimer, Parkinson e Sclerosi Laterale Amiotrofica, saranno oggetto di studio del Centro di Neurogenomics, seguendo la progressione della malattia nei pazienti, associandola allo stile di vita, alimentazione e storia famigliare. Tali studi saranno affiancati dallo sviluppo di nuove tecnologie per l’analisi del cervello.

Il Centro di Agri-food and Nutrition Genomics sarà la struttura in cui i migliori esperti nei settori dell’agroalimentare, nutrizione e salute potranno lavorare per definire, in modo inedito a livello internazionale, la corretta nutrizione preventiva all’insorgenza malattie degenerative. Lo sviluppo degli algoritmi di analisi della grande massa di dati ottenuta, sarà affidato al Centro Data Science che avrà il compito di integrarle con informazioni di tipo epidemiologico e valutazioni etico-sociali.

Il Centro di Computational Life Sciences svilupperà modelli multiscala di nuova generazione (per esempio per 3D genome) e la tecnologia necessaria all’analisi e studio dei big data, sia in termini di architetture software che strutture hardware, usando Hpc – high-performace-computing e realizzando una facility di Storage/Hpc. Attraverso la simulazione in ambiente virtuale dell’interazione tra nuove molecole e strutture biologiche, sarà possibile scoprire nuovi farmaci.

Il Centro di Analysis, Decisions and Society fornirà all’intero Human Technopole gli strumenti matematici, statistici e computazionali necessari a gestire i risultati ottenuti nelle diverse aree. Il Centro, inoltre, si occuperà di analizzare in modo integrato i dati genomici, medici e nutrizionali, con informazioni di tipo sanitario ed economico-sociale.

Infine, il Centro di Nano Science and Technology studierà materiali e dispositivi nanotecnologici per migliorare il monitoraggio dello stato dei pazienti e dei cibi: sensori a basso costo e di alta sensibilità per analisi genetiche, dispositivi ingeribili in grado di monitorare i parametri vitali del corpo umano in tempo reale, packaging alimentare attivo.

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