Cresce a ritmi vertiginosi la domanda di nuove architetture di storage. Per restare competitive in un’economia sempre più digitale, le aziende sono oggi chiamate a prendere decisioni informate nel minor tempo possibile, praticamente istantaneamente. E’ infatti di estrema importanza per le imprese potersi adattare agilmente alle richieste di nuovi servizi e prodotti, così da alimentare continuamente il proprio business. E l’elemento essenziale per estrarre informazioni e conoscenza in poco tempo è il grande utilizzo di dati – strutturati e non.
Secondo le ultime previsioni Idc entro il 2020 verranno generati complessivamente dati per un volume superiore ai 44 zettabyte, di cui l’80% circa in formato non strutturato. A fronte di tale volume, la gestione, conservazione nonché analisi dei dati sarà oggetto di sensibili investimenti da parte delle aziende di tutto il mondo. Tecnologie big data, cognitive, storage e cloud giocheranno un ruolo di primo piano, diventando componenti essenziali per le infrastrutture IT della data-driven economy.
In questo contesto, Idc sta osservando uno spostamento delle aziende verso nuove architetture di storage e modelli di erogazione, in rottura con il passato e a favore di una maggiore agilità, flessibilità, scalabilità e facilità di gestione. Riconoscendo questo cambiamento, anche i principali fornitori di storage hanno avviato una trasformazione del proprio portafoglio d’offerta, mettendo al centro di tutto il concetto dell’hybrid cloud.
Oggi scale-out storage, software-defined storage e cloud-based storage sono i principali esempi di una moderna proposizione infrastrutturale di storage. Il cloud-based storage offre alle aziende un approccio “pay as you go” che piace molto ai Cfo perché evita enormi investimenti tecnologici iniziali e che viene incontro alle esigenze dei cio in termini di agilità, flessibilità e scalabilità. Sempre più aziende stanno integrando il public cloud storage nelle loro strategie di storage, e molte offerte di public cloud storage sono ora basate sulle nuove tecnologie object-based, in grado secondo Idc di bilanciare scalabilità, flessibilità, gestione e costi, non solo a livello hardware ma anche in termini di volumi di file e dati (specie non strutturati).
A testimoniare questa tendenza, il mercato dello storage object-based crescerà a un ritmo superiore a quello generale dell’enterprise storage, evidenzia Idc. A livello mondiale, la spesa in object-based storage farà segnare un Cagr 2014-2019 dell’11,6%, mentre l’enterprise storage si fermerà nello stesso periodo di tempo allo 0,4%. Nel 2018, prevede Idc, il mercato object-based storage sfiorerà i 20 miliardi di dollari in valore.