LO SCENARIO

Hybrid multicloud, i progetti nel settore pubblico destinati a quintuplicarsi

È quanto emerge dall’Enterprise Index di Nutanix che stima l’andamento da qui ai prossimi tre anni. L’utilizzo delle infrastrutture IT miste aumenterà al 73%. Cybersecurity, sovranità, protezione e ripristino dei dati i fattori che guidano le decisioni di acquisto

Pubblicato il 28 Giu 2023

Cloud,Computing,Concept.,Communication,Network.

Le organizzazioni del settore pubblico prevedono di quintuplicare le loro implementazioni multicloud ibride nei prossimi tre anni, il che significa che l’utilizzo generale di infrastrutture IT miste aumenterà al 73%. I principali fattori che guidano le decisioni di acquisto di questo segmento sono cybersecurity, sovranità, protezione e ripristino dei dati. A dirlo sono i i risultati relativi al settore pubblico della quinta indagine annuale dell’Enterprise Cloud Index (Eci), un report realizzato a livello globale da Vanson Bourne per Nutanix che misura i progressi delle pubbliche amministrazioni e delle aziende private nell’adozione del cloud.

Le nuove esigenze dei responsabili IT del settore pubblico

La crescente varietà delle infrastrutture, unitamente a una maggiore attenzione per l’archiviazione dei dati, la gestione, la sicurezza e i servizi, sta spingendo tutti i professionisti IT del settore pubblico a implementare operazioni ibride che uniscano le infrastrutture pubbliche e private. Quasi tutti gli intervistati, compreso il 95% di quelli che lavorano nella Pa, hanno espresso il desiderio di avere un unico luogo per visionare e gestire i molti aspetti delle loro diverse infrastrutture. Con l’emergere di queste funzionalità, gli addetti ai lavori avranno accesso a strumenti unificati che offrono visibilità su dove risiedono tutti i dati, consentono ai team IT di gestire in modo olistico le applicazioni e i dati e permettono loro di apportare le modifiche necessarie per soddisfare i requisiti in continua evoluzione in materia di sicurezza dei dati, backup, conformità, prestazioni e costi.

Gli ambienti misti creano d’altra parte nuove sfide per la gestione dei dati, dato che il valore e il volume nel settore pubblico continuano ad aumentare in modo significativo. L’analisi e l’orchestrazione dei dati, la protezione e il ripristino dei dati e i costi di archiviazione dei dati sono le più complesse. I risultati dell’indagine indicano anche una lacuna nelle capacità di avere visibilità di tutti i dati che risiedono nell’infrastruttura IT estesa. C’è spazio, quindi, per migliorare la disponibilità di strumenti integrati per le operazioni ibride, poiché i dipartimenti informatici non possono gestire, proteggere, sincronizzare o analizzare ciò che non riescono a vedere.

I driver del cambiamento

Come detto, la cybersecurity e la sovranità dei dati sono tra i principali driver degli investimenti nell’infrastruttura IT. Tra le aziende del settore pubblico, la sicurezza informatica e la sovranità dei dati, ovvero la capacità di rispettare le normative nazionali in materia di archiviazione e controllo dei dati, sono i criteri principali, con il 13% ciascuno, mentre i costi sono stati menzionati meno frequentemente.

Tra gli intervistati del settore pubblico dell’Eci, la motivazione principale dello spostamento di applicazioni nell’ultimo anno è stato proprio il miglioramento della sicurezza dei dati. Quasi tutti gli intervistati del settore pubblico a livello globale (98%) hanno dichiarato di aver spostato applicazioni tra le infrastrutture IT negli ultimi 12 mesi e il 47% ha citato come motivazione il desiderio di migliorare il livello di sicurezza della propria azienda o la capacità di soddisfare i requisiti normativi. Il rafforzamento della sicurezza dei dati è stato anche il motivo principale dello spostamento delle applicazioni tra tutti gli intervistati dell’Eci, con una percentuale simile (46%). La speranza di accelerare la velocità di accesso ai dati è è stato il secondo motivo per la mobilità delle applicazioni tra gli intervistati del settore pubblico (39%), seguita dal desiderio di integrazione con servizi native nel cloud, come l’intelligenza artificiale e il machine learning (38%).

La maggior parte degli intervistati, infine, pone il controllo dei costi in cima alla lista delle sfide da affrontare. Per esempio, l’86% degli intervistati del settore pubblico e l’85% degli intervistati a livello globale hanno descritto il controllo dei costi del cloud come una sfida nella gestione delle loro attuali infrastrutture IT, e più di un terzo di ciascun gruppo – il 36% delle organizzazioni del settore pubblico e il 34% degli intervistati a livello globale – ha dichiarato che si tratta di una sfida “significativa”.

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