LO STUDIO

I pagamenti innovativi volano a +56%: balzo in avanti dei mobile wallet

Secondo la nuova edizione dell’Osservatorio Mobile Payment & Commerce della School of Management del Polimi, la spesa arriverà a 125 miliardi di euro nel 2021. Nel 2018 boom degli acquisti di prossimità tramite smartphone: sono oltre 15,6 milioni le transazioni con una spesa annua pro capite di 500 euro

Pubblicato il 14 Mar 2019

Hands holding smart phone with euro banknotes on grey background. Making money online

Il mercato complessivo dei New Digital Payment potrà superare in Italia i 125 miliardi di euro già nel 2021. E nel 2018 costituiscono già un terzo dei pagamenti con carta, saliti (+9%) a 240 miliardi di euro, pari al 37% dei pagamenti delle famiglie. “Gli italiani usano sempre di più la carta: il numero di transazioni pro capite è oggi di 69,6 rispetto alle 60 del 2017”, dichiara Alessandro Perego, Responsabile Scientifico degli Osservatori Digital innovation Politecnico di Milano, commentando in una nota alcune delle evidenze emerse dalla nuova edizione dell’Osservatorio Mobile Payment & Commerce, i cui risultati sono stati presentati stamattina in occasione dell’evento ‘Innovative Payments: mobile e oltre’. “La crescita”, continua Perego, “seppure più alta della media europea, non risulta ancora sufficiente per permettere all’Italia di scalare la classifica europea, ben lontana dai paesi più performanti come Danimarca, Svezia e Regno Unito, che registrano oltre 300 transazioni pro capite all’anno. È positivo però osservare che, confermando il trend degli ultimi anni, scende il valore medio di ogni transazione che si attesta intorno ai 57 euro a transazione rispetto al 60,5 euro a transazione registrati nel 2017”.

Valeria Portale, Direttore dell’Osservatorio Mobile Payment & Commerce, aggiunge che “i New Digital Payment continuano a crescere a un ritmo elevato (+56%) e arrivano a rappresentare un terzo del totale dei pagamenti digitali con carta per un totale di 80 miliardi di euro. Questa crescita è trainata in particolar modo dalla componente di prossimità delle carte Contactless e dei pagamenti in prossimità da Mobile (Mobile Proximity Payment). I Mobile Proximity Payment, in particolare, hanno avuto una crescita molto importante (+650%), con oltre 15,6 milioni di transazioni effettuate in negozio con lo smartphone, per un equivalente di 530 milioni di euro”.

Oltre un miliardo di transazioni Contactless

Entrando nel dettaglio della ricerca, nel 2018 in Italia sono state effettuate oltre un miliardo di transazioni senza contatto da parte dei possessori di carte contactless, per circa 47 miliardi di euro di transato complessivo. A ricoprire un ruolo fondamentale, oltre alla dimestichezza con questa tecnologia ormai acquisita da consumatori ed esercenti, è anche la crescita del numero di carte e Pos abilitati: oltre una carta su due (60 milioni, +17%) a fine 2018 e più di tre Pos su 4 (1,7 milioni, +21%) sono contactless. Si stima che i pagamenti contactless entro il 2021 potranno valere tra i 75 e i 100 miliardi di euro.

Lo scontrino medio delle transazioni “tap & go” è sceso nell’ultimo anno, passando dai 48 euro a transazione del 2017 ai 45 euro transazione. La cifra è più bassa rispetto ai 57 euro delle transazioni tradizionali, il contactless sta quindi intercettando una quota delle micro-transazioni.

Boom dei pagamenti da smartphone

I pagamenti presso i punti vendita attraverso il cellulare (Mobile Proximity Payment) crescono in maniera esponenziale (+650%) e raggiungono i 530 milioni di euro transati nel 2018, con oltre 15,6 milioni di transazioni effettuate. Raddoppiano, inoltre, sia il numero di persone che l’hanno utilizzato (1 milione in totale a fine 2018) sia la spesa annuale media, che supera i 500 euro per persona. La sensazione è che questo 2018 sia stato un anno di transizione verso numeri sempre più interessanti per il Mobile Proximity Payment. Se verranno rispettate le attese, nel 2021 il valore potrebbe arrivare tra i 5 e i 10 miliardi di euro. Il valore degli acquisti online di beni e servizi tramite sito Mobile o app (Mobile Remote Commerce) è cresciuto del 40% per un totale di 8,4 miliardi di euro: un valore pari al 31% del totale eCommerce, in crescita rispetto al 25% del 2017.

Il mercato del Mobile Remote Payment (pagamenti di ricariche telefoniche, bollette, bollettini, parcheggi, biglietti del trasporto, noleggi auto, taxi, etc. attraverso il cellulare) raggiunge i 900 milioni di euro di transato con una crescita del 10%, confermando il rallentamento nell’incremento già mostrato nel 2017. È un mercato che si dimostra maturo, ma che potrà comunque aumentare nei prossimi anni sia nell’utilizzo da parte degli utenti sia nel numero di comuni in cui i servizi saranno attivi e fruibili.

Tra le sue componenti, i pagamenti delle ricariche telefoniche e dei bollettini rimangono pressoché stabili, con un valore totale di circa, rispettivamente, 570 e 130 milioni di euro. Continuano a crescere, invece, i mercati legati alla mobilità (+53%): il pagamento di parcheggi, di biglietti dei mezzi pubblici, di taxi, di servizi di car sharing e bike sharing. In totale valgono oltre 180 milioni di euro e sono presenti in oltre 460 comuni (il 5,8% del totale, era il 4,6% nel 2017), abitati dal 39% circa della popolazione italiana (era il 37% nel 2017).

La componente che pesa maggiormente rimane quella del car & bike sharing con oltre 90 milioni di euro transati e una crescita del 49%, nonostante il bike sharing faccia registrare una contrazione in termini di numero di città servite (-30%) a causa della dismissione in diverse piccole città del servizio a postazione fissa.

Tenendo conto dello sviluppo che questa componente potrà avere nei prossimi anni, si stima che nei prossimi tre anni il Mobile Remote Payment varrà tra 1,2 e 1,6 miliardi di euro.

I prossimi passi per lo sviluppo del settore

Rispetto all’implementazione delle tecnologie e delle user experience previste per i prossimi anni, la ricerca evidenzia due precisi step. Il primo livello di innovazione riguarda le piattaforme abilitanti, le soluzioni di back office su cui possono poggiare le innovazioni utilizzate dagli utenti. Al loro interno sono presenti direttrici di innovazione come: le Open Api e l’Intelligenza Artificiale, legate alle interfacce con sistemi esistenti; l’Instant Payment correlato alla creazione di nuovi schemi interbancari; la Blockchain, per la creazione di nuove piattaforme in grado di semplificare gli scambi interbancari o l’intermediazione finanziaria. Su questo substrato tecnologico si basa il secondo livello: i device, i dispositivi fisici che i consumatori possono utilizzare per effettuare pagamenti, e le interfacce. Le principali innovazioni in questo ambito sono: lo smartphone, gli smart objects e gli assistenti vocali. Infine, nel terzo livello, ci sono le innovazioni di processo che impattano sulle fasi di acquisto, pagamento eautenticazione.

“Queste componenti più nuove e all’avanguardia spesso si alimentano vicendevolmente e, combinate e integrate tra loro, offrono evoluzioni sempre più disruptive per il settore”, spiega Ivano Asaro, Direttore dell’Osservatorio Mobile Payment & Commerce. “Le diverse combinazioni degli elementi presentati portano a migliorare e innovare ciò in cui si inserisce il servizio del pagamento, ovvero la customer experience complessiva del cliente. L’innovazione, infatti, ci sta traghettando verso un nuovo modo di pagare, ma più in generale di fare acquisti e di vivere la relazione con gli esercenti”.

In parallelo a queste tendenze già in atto, la competizione nel mondo dei pagamenti viene ulteriormente facilitata anche dalla normativa. Nuove regolamentazioni, basate sul concetto di Open Banking e sul paradigma tecnologico dell’Open Api, sono infatti in fase di recepimento in Europa (Psd2) così come nel resto del mondo.

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