Hubble, la star dei telescopi orbitanti, ha compiuto in questi
giorni 19 anni.
Era il 24 aprile 1990 quando fu lanciato inaugurando una nuova era
dell'osservazione dello spazio profondo. Il telescopio della
Nasa, battezzato con il nome dell'astronomo americano Edwin
Hubble, fu posizionato nell'orbita terrestre dallo shuttle
Discovery.
Nonostante alcuni problemi di posizionamento rimane il gioiello
della flotta Nasa. Dalla data del lancio ha coperto 2,8 miliardi di
miglia nello spazio in oltre 100mila orbite intorno al Pianeta
Terra. Ha scattato più di 570mila foto di circa 29mila oggetti
celesti. I dati trasmessi sono di circa 39 miliardi di bytes, più
del doppio delle informazioni contenute in tutti i volumi della
Biblioteca del Congresso americana.
Hubble non è il primo telescopio spaziale della storia ma è di
gran lunga il più sofisticato. Il suo scopo non è stato soltanto
scientifico, ma anche, in qualche modo, di marketing: offre a noi
terrestri i dettagli di immagini dell'universo tanto
spettacolari da contribuire tuttora a rendere l'astronomia
sempre più popolare.
L'Hubble sta comunque raggiungendo l'età della pensione.
Verrà "esorbitato" entro i prossimi dieci anni, un tempo
necessario per mettere a punto la preparazione al lancio, previsto
per il 2013, del suo successore, il telescopio di nuova generazione
James Webb Space, cui sarà affidato il compito di esplorare le
parti dello spazio che potrebbero rivelarsi fondamentali per lo
studio delle origini dell'universo.