Creare una piattaforma unica in cui valorizzare in modo coordinato il “brand” del made in Italy: questa la proposta lanciata da Donato Iacovone, ceo Italia e Managing Partner Italia Spagna e Portogallo di EY dal palco della nona edizione dell’evento annuale che a Capri riunisce i top manager dell’Ict e del digitale e i rappresentanti delle istituzioni.
“In uno scenario di produttività ancora troppo bassa, come sottolineato dal Fmi, la spinta verso l’innovazione diventa cruciale per le nostre imprese”, ha detto Iacovone. “Nella scorsa edizione ci siamo concentrati sul digitale come driver primario della crescita. Oggi sappiamo quanto sia una questione di approccio culturale, non un accessorio tecnico da applicare ad un sistema esistente, ma piuttosto una forza in grado di cambiarlo. Questo è l’anno in cui è stato presentato il piano nazionale per l’Industria 4.0, e siamo molto lieti di aver ascoltato l’intervento del Ministro Calenda, che ne è il principale promotore. Il Governo sta andando in questa direzione anche attraverso la valorizzazione dello strumento del cluster “fabbrica intelligente” per sostenere l’innovazione nel manifatturiero. Abbiamo capito che non potevamo limitare il confronto a quei settori tradizionalmente più reattivi verso l’innovazione e le nuove tecnologie, come le Telco e l’Ict. Su questi due pilastri, ossia la rivoluzione dall’interno portata dal digitale e la sua pervasività trasversale ai diversi settori, abbiamo voluto costruire l’edizione di quest’anno, concentrandoci su crescita, costi, cultura dell’innovazione e talent management”.
“A fronte dell’importante piano del Governo Industria 4.0 che incentiva in modo forte la domanda – ha aggiunto François de Brabant, Senior Advisor EY – è altrettanto necessario ed urgente riqualificare e rafforzare l’ecosistema di offerta ICT-Digital per dare il massimo contributo affinché il nostro Paese vinca le grandi sfide di innovazione, come Industria 4.0, ma anche Infrastrutture Intelligenti, Smart City e PA 4.0″.
Secondo Andrea Paliani, Mediterranean Advisory Services Leader di EY “oggi oltre i tre quarti del valore generato dal digitale è catturato da settori che non usano il web. La app economy invece ha generato oltre 63 miliardi di fatturato in Europa e in prospettiva, nei prossimi tre anni, creerà oltre 4 milioni di posti di lavoro e favorirà la digitalizzazione dei settori tradizionali. Sebbene l’adozione di internet delle cose, big data e cloud incrementi di oltre il venti percento all’anno, ancora non possiamo parlare di rivoluzione digitale realizzata”. “Dobbiamo lavorare – evidenzia il manager – sulle infrastrutture per la banda larga, ma ancor più è necessario consapevolizzare la nostra industria e la Pubblica Amministrazione di quanto il digitale possa generare crescita nel breve periodo e occorre accrescere rapidamente le competenze delle nostre risorse umane”.
LE SLIDE PRESENTATE DA DONATO IACOVONE