Fatturato in crescita dell’1% nel primo trimestre pari a 14,47 miliardi di dollari per Ibm, poco al di sotto delle previsioni degli analisti, in aumento dell’1% anno su anno.
A trainare il segmento software che vede crescere le revenues del 5% mentre calano quelle da infrastrutture (-1%).
La società ha poi registrato un utile per azione (Eps) di 1,68 dollari, che ha superato la previsione media degli analisti di 1,58 dollari.
L’outlook
Per l’intero anno Ibm prevede che la crescita dei ricavi, depurata dalle fluttuazioni valutarie, si allinei all’obiettivo di crescita a una cifra media. Ma le variazioni dei tassi di cambio potrebbero ridurre la crescita dei ricavi di circa 1,5-2 punti percentuali.
L’acquisizione di HashiCorp
In occasione della presentazione dei conti, Ibm ha annunciato di aver firmato l’accordo definitivo per l’acquisizione di HashiCorp per 6,4 miliardi, pari a circa 35 dollari per azione. L’azienda è focalizzata sulla progettazione e realizzazione di strumenti volti ad automatizzare il provisioning, la sicurezza, il networking e altre attività nell’ambiente IT moderno.
Obiettivo di Ibm è quello di arricchire il portafoglio di prodotti software basati sul cloud per sfruttare il boom della domanda alimentata dall’intelligenza artificiale. L’operazione, che dovrebbe concludersi entro la fine del 2024, dovrebbe avere un impatto positivo sull’Ebitda e sul free cash flow di Big Blue nei primi due anni.
“I clienti aziendali hanno a che fare con un aumento significativo di infrastrutture e applicazioni su cloud pubblici e privati, oltre che in ambienti on-premise. L’entusiasmo diffuso per l’IA generativa ha intensificato queste sfide e i chief information officer e gli sviluppatori devono affrontare una notevole complessità nelle loro strategie tecnologiche – ha spiegato Arvind Krishna, presidente e amministratore delegato di Ibm – HashiCorp ha una solida esperienza nell’aiutare i clienti a gestire la complessità dell’infrastruttura e del panorama applicativo odierno. L’unione della gamma di prodotti e dell’esperienza di Ibm con le capacità e la forza lavoro di HashiCorp darà vita a un’ampia piattaforma di cloud ibrido, pensata per l’era dell’intelligenza artificiale”.