Ibm ha registrato un utile netto di 927 milioni di dollari nel primo trimestre, il 26% in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, grazie soprattutto ai migliori margini. Il fatturato del colosso tecnologico, nel periodo gennaio-marzo è stato di 14,252 miliardi di dollari, con un aumento di appena lo 0,4% rispetto all’anno precedente, ma i margini sono migliorati e le spese sono diminuite di quasi il 4%. L’azienda ha dunque dichiarato un utile di 1,02 dollari per azione. Rettificati per i costi relativi a fusioni e acquisizioni e per le operazioni cessate, gli utili sono pari a 1,36 dollari per azione.
Sebbene i ricavi di Ibm siano stati leggermente inferiori alle aspettative, i conti sono migliori di quanto previsto dai mercati e le azioni hanno guadagnato più del 3% nelle contrattazioni dopo la chiusura di Wall Street.
L’analisi del top management e l’outlook per il 2023
“Stiamo assistendo a una certa decelerazione del settore della consulenza rispetto ai robusti livelli di crescita precedenti, soprattutto negli Stati Uniti”, ha dichiarato l’amministratore delegato Arvind Krishna durante la call con gli analisti, aggiungendo poi che i clienti stanno ritardando piuttosto che cancellando gli incarichi. “Sono interessati a ridurre i costi”, ha precisato il responsabile finanziario Jim Kavanaugh.
Per quanto riguarda i segmenti, il fatturato del software di Ibm è stato di 5,9 miliardi di dollari, con una crescita in attività importanti come il cloud, mentre il servizio di consulenza ha guadagnato 5 miliardi di dollari.
Le vendite nel segmento delle infrastrutture, che comprende i mainframe di Ibm, sono scese del 4% a 3,1 miliardi di dollari, superando il consenso di StreetAccount di 3,19 miliardi di dollari. I cali hanno riguardato le categorie infrastruttura distribuita e supporto all’infrastruttura, anche se le vendite di sistemi di computer mainframe Z sono aumentate del 7% in seguito al rilascio del modello Z16 a maggio.
I margini lordi delle divisioni software, consulenza e infrastruttura sono nel complesso aumentati rispetto all’anno precedente.
Rispetto al capitolo intelligenza artificiale, Krishna ha spiegato che “le tecniche di AI come i modelli di base, i modelli linguistici di grandi dimensioni e l’AIgenerativa offrono alle aziende la possibilità di creare cento tipologie di applicazioni da un unico set di dati. I primi impegni dei clienti hanno un time to value più veloce del 70%. Per questo motivo stiamo riscontrando un maggiore interesse da parte delle aziende nell’utilizzo dell’AIper aumentare la produttività e ridurre i costi”. Kishna ha poi aggiunto che Ibm sta collaborando con Citi per utilizzare l’AI per la revisione e la conformità.
Per quanto riguarda la guidance, infine, la società ha previsto per l’intero anno una crescita del fatturato compresa tra il 3% e il 5% a valuta costante. Tre mesi fa, Kavanaugh aveva dichiarato che “all’inizio di quest’anno, credo sia prudente aspettarsi una crescita a una sola cifra”. Ibm ha mantenuto la guidance di 10,5 miliardi di dollari di free cash flow per il 2023.