Ridurre i costi e il time to market. E’ questo l’obiettivo di molte aziende che Ibm cerca di soddisfare con il nuovo Rational engineering lifecycle manager un nuovo software che permette di avere una visione complessiva di un progetto aiutando le organizzazioni a prendere decisioni migliori identificando i potenziali problemi e fattori che potrebbero causare ritardi e aumento dei costi.
Secondo uno studio di Ibm il 54% delle aziende ha individuato nello sviluppo del software un elemento fondamentale per il proprio vantaggio competitivo. Una richiesta che Big blue cerca di soddisfare anche in modalità cloud con SmartCloud continuous delivery che velocizza i tempi di rilascio delle applicazioni.
Costruita su una piattaforma comune e con piena aderenza agli open standard, ha sottolineato Alessandra Brasca, cloud leader, va incontro alle nuove esigenze delle aziende che dalla virtualizazione estesa vanno verso l’ottimizzazione del workload e delle risorse, puntando sulla semplificazione dell’ambiente IT, la colalborazione e l’accelerazione dei rilasci.
Con le soluzioni orientate alla nuvola Ibm promette di ridurre da giorni a minuti il tempo che va dalla creazione del codice sino al suo rilascio, grazie all’automazione, alla standardizzazione e a processi ripetibili. Sono sei i fattori che giocano a favore del cloud. Si va dalla flessibilità dei costi alla scalabilità del business. Ma con la nuvola l’azienda possiede una maggiore adattabilità al mercato, può connettersi con l’ecosistema, filtrare la complessità delle soluzioni e variare la sua azione in base al contesto.
L’impegno della società verso il cloud, ha spiegato Eva D’Onofrio, vice president global technology services, è una conseguenza dei tre trend che caratterizzano il mondo It e che sono il mobile, analytics e social trend. Tutto questo si traduce in una forte esigenza di innovazione dei modelli di business che pone la tecnologia al centro delle richieste dei ceo (ma in Italia si trova al quarto posto) con un terzo dei ricercatori di Ibm che si dedica alla ricerca nel campo dei servizi.
Per questo, ha sottolineato Mauro Bonfanti director industry solution software, innovazione, analytics e collaboration sono i tre indirizzi delle soluzioni Saas che puntano a mitigare le sfide proposte da budget ridotti, ridurre i tempi di realizzazione e fare fronte ai nuovi bisogni del business.
“L’utilizzo del cloud per le analytics – aggiunge – permette di accedere a modelli molto sofisticati con scalabilità in tempo reale, mentre l’area della collaboration non riguarda solo gli individui, ma si estende alla collaborazione business to business e alle community a livello industriale”.