TRIMESTRALE

Ibm: ricavi giù del 5%, sui conti pesa l’Europa

Ricavi del terzo trimestre a 24,7 miliardi di dollari, a fronte di utili piatti a 3,8 miliardi. L’area Emea maglia nera, con una flessione del 9% del fatturato

Pubblicato il 17 Ott 2012

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Ibm ha chiuso il terzo trimestre con utili per 3,8 miliardi di euro, invariati rispetto a un anno fa, a fronte di ricavi per 24,7 miliardi, in flessione del 5% e circa 700 milioni sotto le stime degli analisti. Dopo un buon inizio di trimestre, la situazione è diventata più complessa a settembre, dice il Cfo Mark Loughridge, che si è mostrato fiducioso sul fatto che diverse commesse legate al business del software possano andare a buon fine nel quarto trimestre.

Sui conti pesa in particolare la performance della regione Emea, dove il fatturato di Ibm ha subito una contrazione del 9%, la più pesante di tutte le alter regioni globali. Anche la debolezza dell’euro non ha aiutato. Performance negativa anche in Australia e Messico.

A frenare gli investimenti IT delle aziende, secondo la Reuters, sono da un lato l’incertezza del quadro economico in Europa e l’attesa per le elezioni Usa. Le aziende stanno tenendo in stand by i budget IT, in attesa di verificare l’esito delle elezioni che potrebbe implicare modifiche del regime fiscale negli Usa.

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