Il primo Quantum Data Center d’Europa è realtà: merito di Ibm, che ha inaugurato la nuova struttura a Ehningen, in Germania, segnando un passo significativo nella disponibilità di tecnologie di calcolo quantistico avanzato per il Vecchio Continente. Questo centro è solo il secondo nel suo genere a livello mondiale e rappresenta una risorsa fondamentale per aziende, istituti di ricerca, università e agenzie governative europee.
La cerimonia di inaugurazione del centro ha visto la partecipazione del Cancelliere tedesco Olaf Scholz e di rappresentanti dei partner europei di Ibm, come Crédit Mutuel Alliance Fédérale, T-Systems, Sap e Fraunhofer.
Sistemi all’avanguardia per gli utenti europei
Il Quantum Data Center comprende due nuovi sistemi utility-scale, alimentati da processori Ibm Quantum Eagle, e sarà presto dotato di un nuovo sistema Ibm Quantum Heron. I sistemi utility-scale sono in grado di eseguire calcoli che vanno oltre le capacità di simulazione dei computer classici. Presentato per la prima volta alla fine dello scorso anno, Ibm Heron è il chip quantistico più performante e porta avanti la missione dell’azienda di rendere il calcolo quantistico utile al mondo, consentendo agli utenti di aumentare la complessità degli algoritmi che stanno esplorando su un vero hardware quantistico.
Quando il sistema basato su Ibm Quantum Heron sarà reso disponibile presso il Quantum Data Center Ibm in Europa per la rete quantistica globale di Ibm, composta da oltre 250 aziende, università, istituti di ricerca e organizzazioni, sarà il terzo Ibm Heron installato a livello globale. Ibm Heron offre un aumento di 16 volte le prestazioni e di 25 volte la velocità rispetto alle misurazioni effettuate due anni fa sui precedenti computer quantistici Ibm.
Quando sarà distribuito insieme ai sistemi utility-scale installati nel nuovo Quantum Data Center Ibm, il sistema basato su Ibm Heron amplierà l’offerta di oltre una dozzina di computer quantistici attraverso il cloud, e sarà così il più importante centro al mondo di questo tipo.
Quantum computing: ecosistema in crescita in Europa
L’Europa è da tempo al centro della comunità globale del calcolo quantistico e Ibm ha dimostrato un impegno costante verso questo ecosistema. Attualmente, più di 80 organizzazioni europee accedono ai computer quantistici di Ibm, oltre 850 sviluppatori europei sono certificati con badge di apprendimento Ibm Quantum e più di 100.000 studenti europei stanno utilizzando i servizi di apprendimento Ibm Quantum.
Ibm rispetta il Gdpr e garantisce che gli input, le esecuzioni e gli output dei circuiti quantistici restino in Europa, anche se la piattaforma Ibm Quantum è ospitata negli Stati Uniti.
Un momento cruciale per lo sviluppo tecnologico europeo
“L’apertura del nostro primo Quantum Data Center Ibm in Europa segna un momento cruciale per lo sviluppo tecnologico della regione, dimostra il nostro impegno verso l’Europa e sottolinea il ruolo chiave della collaborazione con l’industria, il mondo accademico e i responsabili politici per un ecosistema quantistico paneuropeo – dichiara Ana Paula Assis, Direttore Generale e Presidente di Ibm Europa, Medio Oriente e Africa -. Questa struttura all’avanguardia promuoverà l’innovazione nel campo dell’informatica quantistica, creando nuove opportunità di attrazione di talenti e garantendo che l’Europa rimanga all’avanguardia dei progressi tecnologici globali”.
Verso nuove applicazioni concrete
“La nostra collaborazione con Ibm per la fase di ‘scaling’ dell’informatica quantistica procede secondo i piani. Stiamo lavorando per sviluppare applicazioni concrete che migliorino l’esperienza dei nostri clienti e soci e creino valore per le attività del Gruppo”, ha dichiarato Frantz Rublé, Presidente di Euro-Information e Vice Direttore Generale del Crédit Mutuel Alliance Fédérale.
“La disponibilità di questo centro dati quantistico sul territorio europeo risponde ai nostri vincoli in termini di prossimità di elaborazione e di conformità normativa. E significa anche che possiamo guardare alle prossime fasi del progetto quantistico con fiducia al Crédit Mutuel, al Cic e poi a Targobank”, ha dichiarato.