Stabilità, crescita del Pil, spending review, riduzione della pressione fiscale sono i punti chiave della strategia del Governo per la crescita. Per competere abbiamo bisogno prima di tutto di recuperare fiducia nella forza di questo Paese e nelle sue energie positive. A ciascuno è chiesto di fare la sua parte e di rinunciare a qualcosa. Abbiamo bisogno di un patto nuovo tra economia e lavoro. Il modello di cooperazione e crescita al quale dobbiamo ispirarci sono il Cern di Ginevra e la Stazione Spaziale Internazionale: innovazione, merito e collaborazione. Anche le imprese devono fare un passo avanti nella cultura dell’innovazione. Bisogna ripartire dal manifatturiero con una politica industriale che renda più efficiente l’organizzazione e metta l’Ict al centro. L’Agenda digitale non può essere un tema per addetti ai lavori.
L’anagrafica unica nazionale, l’identità digitale e la fatturazione elettronica sono le priorità dell’Agenda digitale. La priorità del Paese è un salto di civiltà basato su nuove regole per far ripartire il lavoro e le relazioni industriali; sulla conoscenza che crea competenza e premia il talento dei giovani; sulla legalità che è un asset strutturale come l’energia e la banda larga. I tagli sono una necessità, i tagli allo spreco sono un dovere. Abbiamo gli strumenti tecnologici per mettere in atto il cambiamento. Per riprendere la rotta dobbiamo fare un grande sforzo che interpelli la politica, ma anche il mondo produttivo. Il cambiamento richiede responsabilità e si costruisce insieme.