MERCATO

Ict giù del 3,3% nel 2011: hardware in picchiata del 7,3%

Sirmi: la spesa nel mercato Ict diminuita nello scorso anno a 58,3 miliardi. Tengono i software (+1,5%), giù tutte le altre componenti, dai pc (-8,7%) alla telefonia fissa e mobile (-3%)

Pubblicato il 17 Feb 2012

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Sirmi ha rilasciato i dati relativi all’andamento del quarto trimestre e a consuntivo dell’intero anno 2011 del mercato Ict. I rapporti evidenziano, in sintesi, un mercato ancora con segno negativo in tutte le sue componenti, con un calo complessivo vicino al -3% nel quarto trimestre, rappresentato da un valore di spesa end user per l’Ict di circa 15 miliardi di euro e con un trend confermato anche a livello annuale da un decremento del -3,3% a 58,3 miliardi di euro.

Il mercato IT prosegue il trend negativo che ha caratterizzato i trimestri precedenti, determinando una contrazione della spesa end user che si aggira intorno al -4% sia nel quarto trimestre sia nell’intero anno 2011.

Il mercato software, che comprende sia il fatturato da nuove licenze sia i canoni di manutenzione ed aggiornamento sull’installato, è il solo che registra una performance positiva, con una crescita del 4,2% nel quarto trimestre sopra il miliardo di euro e dell’1,5% nell’intero anno a 4 miliardi.

Il trend positivo dei prodotti software riesce solo in parte ad arginare il decremento dei servizi di sviluppo (-2,1%), dei servizi di gestione (-3,8%) a livello annuale, e soprattutto quello dell’hardware, il comparto IT che soffre maggiormente, registrando un calo della spesa del -11,3% nel quarto trimestre a 2,24 miliardi di euro e del -7,3% nell’intero anno 2011 a 7,5 miliardi.

La domanda di pc Intel/Amd in termini di spesa end user registra la maggiore contrazione di tutto il mercato Ict, con una riduzione del -12,6% nel quarto trimestre e del -8,7% nell’intero 2011. Ancora negativo anche il trend del mercato Tlc, penalizzato soprattutto nella componente fissa, e che registra un calo complessivo del -2,1% nel quarto trimestre a 9,37 miliardi e del -3% a 37,8 miliardi nell’intero anno 2011, di cui 21,5 miliardi da telefonia mobile (-2%) e 16,3 miliardi da telefonia fissa (-4,3%).

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