IL MERCATO NAZIONALE

Ict: in Italia giro d’affari da oltre 84 miliardi, quasi 100 nel 2026

È quanto stima Idc. Ma il tasso annuale di crescita, pari al 4,9%, sarà inferiore alla media europea che si attesterà al 5,4%. In pole position gli acquisti software: +11,4% sostenuti soprattutto dall’adozione di applicazioni per la gestione delle risorse aziendali (Erm) e dei contenuti, ma anche dalla rapida crescita delle piattaforme di intelligenza artificiale. A fare da traino assicurazioni, servizi professionali e banche

Pubblicato il 08 Mag 2023

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La spesa Ict in Italia raggiungerà gli 84,2 miliardi di dollari nel 2023, con il settore bancario a trainare il mercato B2B. È quanto stima Idc nel suo “Worldwide Ict spending guide: Enterprise and Smb by industry”. Sebbene l’inflazione italiana sia inaspettatamente aumentata ad aprile, spinta dai rincari dell’energia, la spesa in tecnologia continuerà a crescere più del Pil (nel 2023, +0,7% su base annua).

La crescita della spesa Ict proseguirà nei prossimi anni portando il valore in Italia a 96,4 miliardi di dollari nel 2026, pari a un Cagr del 4,9% nel periodo 2021-2026. Un risultato positivo, pur se inferiore alla media europea, che è del 5,4%.

Il software sarà il settore in più rapida crescita in Italia, con un Cagr quinquennale dell’11,4%. Le assicurazioni, i servizi professionali e le banche guideranno la spesa Ict nel lungo periodo.

La spesa software fa da traino 

“L’Italia è uno dei maggiori beneficiari dello strumento di rilancio dell’Unione europea Next Generation Eu, che contribuirà a promuovere gli investimenti tecnologici nel Paese e a sostenere la crescita economica”, ha dichiarato Barbora Pavlikova, research analyst, Idc Data & Analytics. “L’inflazione e i prezzi dell’energia rimarranno però elevati, con un impatto sia sui budget It delle aziende sia sugli acquisti dei consumatori”.

Per quanto riguarda i comparti tecnologici, il software sarà il settore in più rapida crescita in Italia, con un Cagr quinquennale dell’11,4%. La spesa per il software sarà sostenuta soprattutto dall’adozione di applicazioni per la gestione delle risorse aziendali (Erm) e dei contenuti, ma anche dalla rapida crescita delle piattaforme di intelligenza artificiale (Ai).

Le banche big spender del B2B

Il settore consumer rimarrà la principale fonte di spesa Ict in Italia, ma nel segmento B2B il settore bancario sarà quello che investirà di più. I risultati del 2022 offrono l’opportunità di accelerare la trasformazione digitale e il sistema bancario giocherà un ruolo fondamentale anche nell’implementazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza, in quanto aiuterà le amministrazioni locali a migrare i propri dati su sistemi cloud sicuri ed efficienti, e fornirà supporto nella gestione di servizi di cassa e tesoreria attraverso nuovi sistemi digitali.

Boom degli acquisti Ai nella sanità

Nonostante le difficoltà incontrate da OpenAi per ChatGpt in Italia, le piattaforme di Ai continueranno a crescere velocemente anche nel nostro Paese, con un Cagr quinquennale del 42,8%. La sanità, in particolare, accelererà gli investimenti in piattaforme di Ai nel lungo termine, in parte grazie al Pnrr. Il settore mira a migliorare drasticamente le diagnosi e a permettere trattamenti più accurati e personalizzati. Il Pnrr consentirà l’ammodernamento tecnologico e interventi orientati alla digitalizzazione delle strutture sanitarie – in termini di processi, infrastrutture e asset IT – e incentiverà l’adozione di strumenti di telemedicina.

Cloud, cresce lo IaaS

Tra le altre aree di crescita degli investimenti Ict in Italia ci saranno le infrastrutture come servizio (IaaS). Lo IaaS costituirà un modello tecnologico di riferimento per le imprese italiane, con un Cagr del 24,8% nel periodo considerato da Idc, in quanto con esso le aziende potranno evitare i costi legati alla manutenzione di server e hardware fisici.

Lo studio di Idc “Worldwide Ict spending guide: Enterprise and Smb by industry” raccoglie dati completi sulla spesa Ict in oltre 100 categorie tecnologiche e 53 Paesi. Il servizio fornisce una visione granulare della spesa Ictt dal punto di vista del Paese, del settore verticale, della dimensione aziendale e della tecnologia. Questo servizio di database, fornito tramite una tabella pivot o uno strumento di interrogazione personalizzato, consente agli utenti di estrarre facilmente informazioni significative su vari mercati e settori tecnologici, visualizzando le tendenze e le relazioni dei dati ed effettuando confronti tra oltre 3 milioni di data point.

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