Ict, lo specchio dell’Italia

Il quarto comparto industriale del Paese è reduce da un 2009 horriblis. Per uscire dalla crisi serve lo sforzo di tutti per l’innovazione e la crescita

Pubblicato il 04 Ott 2010

«Non si cresce senza innovazione». Chiaro. Talmente chiaro che il
concetto si è imposto ormai al pari di uno slogan. Non c’è
politico, uomo d’azienda, esperto di qualsivoglia disciplina,
opinionista, rappresentante di questa o quella associazione,
organizzazione, federazione, sindacato, società d’analisi – e la
lista potrebbe allungarsi occupando troppe righe in questo
ristretto spazio – che sull’innovazione non abbia speso almeno
qualche parola.
Parlare di innovazione è un “must”. L’Italia è piena di
oratori attenti ai doveri e ancor più alle mode. Il problema è
che mentre gli altri (Obama & co.) sull’innovazione – declinata
nelle sue svariate forme – hanno fondato le basi della ripresa con
azioni concrete (stanziamento di fondi, sostegno alle imprese e al
mondo della ricerca, sgravi fiscali), in Italia fra il dire e il
fare c’è di mezzo il solito mare.

Innovare: “mutare in modo più o meno esteso e profondo mediante
l’introduzione di sistemi e criteri nuovi”, recita il
Devoto-Oli. Ma se alla base di qualsiasi rivoluzione c’è un
mutamento, il sillogismo è presto detto: l’Italia non è il
Paese delle rivoluzioni. Creare l’humus necessario a far
germogliare il seme dell’innovazione spetta ai governanti in
primis. Ma non è da meno il ruolo degli imprenditori e
dell’accademia della formazione. La faccenda si fa ancora più
complessa quando innovazione fa rima con Ict. L’Information &
Communication Technology è considerato uno dei pilastri portanti
della nuova economia. Il linguaggio dei bit è l’esperanto della
globalizzazione. Informatica, software, Internet sono parole
entrate a far parte del vocabolario di cittadini, imprese e
pubblica amministrazione. Impossibile restare alla porta: l’Ict
ha una capacità pervasiva dirompemte quanto incontenibile.

La green economy, tanto per accennare ad una delle principali
partite in gioco, si farà anche e soprattutto con l’Ict: le
reti, a cominciare da quelle elettriche, sono destinate a
trasformarsi in smart grid, reti intelligenti in grado di smistare
le risorse sulla base delle effettive esigenze. E i consumatori
potranno tenere sotto controllo i consumi energetici e tagliare la
bolletta. Tutte le infrastrutture cosiddette critiche saranno
gestite grazie all’Ict.
Nasceranno le smart cities, città governate dall’intelligenza
artificiale: con l’Ict si gestiranno traffico e illuminazione,
manutenzione e ordine pubblico, e a effetto domino tutto finirà
nella grande “Rete”. Le smart cities saranno popolate da smart
citizen: i servizi saranno sempre in “tasca” grazie a
dispositivi mobili evoluti attraverso cui sarà possibile
interagire con la PA, accedere alla propria cartella sanitaria,
fare acquisti, leggere i giornali, guardare la tv.

Nonostante ciò nel nostro Paese l’Ict versa in pessime
condizioni. Il quarto comparto industriale nazionale – con oltre
380mila addetti all’attivo – è reduce da un 2009 horribilis. Il
primo semestre 2010 ha visto sì un’inversione di tendenza, ma il
consuntivo a fine giugno risulta ancora in rosso e il trend
negativo penalizzerà il settore fino a fine anno. Ma più che i
numeri a preoccupare è la mancanza di una strategia Paese, di
progettualità d’insieme, di una politica industriale ad hoc.
Incentivi, credito fiscale, accesso ai finanziamenti bancari:
questi, secondo gli addetti ai lavori, gli interventi necessari e
urgenti per dare ossigeno alle imprese e soprattutto per stimolare
la nascita di un mercato in grado di trainare la ripresa, di
innescare l’effetto domino di cui sopra.

Il Piano Romani (anti digital divide) e il Piano Brunetta (e-gov)
sono inevitabilmente ostacolati dalla mancanza di fondi. Gli 800
milioni di euro destinati a colmare il gap digitale sono svaniti
nel nulla. E senza infrastrutture minime sarà difficile fare la
rivoluzione dei servizi pubblici e dematerializzare la PA. Oltre al
danno la beffa: il governo batte cassa alle Regioni che in cassa
hanno ben poche risorse. Fra buchi nella sanità e mancati introiti
dell’Ici sulla prima casa si conteranno sulle dita di una mano le
PA in grado di sostenere la digitalizzazione.

Intanto le telco litigano sulle nuove reti ultrabroadband: tutti si
dicono pronti a sostenerne la realizzazione, ma nessuno ha
realmente il cash. E si litiga sulla questione delle regole di
accesso, sulle tecnologie, sulla geografia dei mercati.
Intanto Ibm ed Engineering hanno deciso di uscire da Assinform, la
principale associazione Ict nazionale. E il rischio che il singolo
caso provochi l’emorragia è alto. La lobby non è riuscita a
fare lobby. Non ce l’ha fatta a imporre il ruolo dell’Ict in
qualità di “motore” della crescita, della competitività, del
futuro. Eppure l’innovazione tiene testa nei dibattiti. Parole,
parole, parole.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Video&podcast
Analisi
VIDEO&PODCAST
Video & Podcast
Social
Iniziative
Da OpenCoesione 3.0 a Cap4City: ecco i progetti finanziati dal CapCoe.  Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
Capacità amministrativa e coesione: il binomio vincente per lo sviluppo dei territori
FORUM PA PLAY: come unire sostenibilità e investimenti pubblici. Speciale FORUM PA CAMP Campania
Scenari
Il quadro economico del Sud: tra segnali di crescita e nuove sfide
Sostenibilità
Lioni Borgo 4.0: un passo verso la città del futuro tra innovazione e sostenibilità
Podcast
Centro Servizi Territoriali: uno strumento per accompagnare gli enti nell’attuazione della politica di coesione. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
Podcast
EU Stories, il podcast | Politiche di coesione e comunicazione: una sinergia per il futuro
Opinioni
La comunicazione dei fondi europei da obbligo ad opportunità
eBook
L'analisi della S3 in Italia
Norme UE
European Accessibility Act: passi avanti verso un’Europa inclusiva
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Da OpenCoesione 3.0 a Cap4City: ecco i progetti finanziati dal CapCoe.  Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
Capacità amministrativa e coesione: il binomio vincente per lo sviluppo dei territori
FORUM PA PLAY: come unire sostenibilità e investimenti pubblici. Speciale FORUM PA CAMP Campania
Scenari
Il quadro economico del Sud: tra segnali di crescita e nuove sfide
Sostenibilità
Lioni Borgo 4.0: un passo verso la città del futuro tra innovazione e sostenibilità
Podcast
Centro Servizi Territoriali: uno strumento per accompagnare gli enti nell’attuazione della politica di coesione. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
Podcast
EU Stories, il podcast | Politiche di coesione e comunicazione: una sinergia per il futuro
Opinioni
La comunicazione dei fondi europei da obbligo ad opportunità
eBook
L'analisi della S3 in Italia
Norme UE
European Accessibility Act: passi avanti verso un’Europa inclusiva
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati