In Europa la maggior parte dell’attività Ict si concentra in 34 regioni sparse in 12 paesi. Tra gli ingredienti determinanti del successo rientrano l’accesso a università e centri di ricerca di punta e la possibilità di reperire finanziamenti quali capitali di rischio. Lo rileva il nuovo atlante Ue che ha censito gli “hub”, ovvero le aree a più alta densità di innovazione.
Tre gli indicatori di valutazione attività imprenditoriale, ricerca e sviluppo, innovazione. Al primo posti della classifica spicca Monaco (Germania), seguita a Ruota da Londra e Parigi. Lo hub milanese, al 14esimo posto, è l’unico italiano. Nella lista è seguito a ruota da Berlino e Dublino.
Per quanto riguarda le classifiche per categoria, Il Regno Unito la fa da padrone per laureati in informatica, contando 8 regioni tra le prime 10 mentre sul podio delle attività di ricerca e brevettazione si trova la Germania.
Lisbona (Portogallo) e Rzeszowski (Polonia) registrano la crescita più rapida dell’occupazione. Sono infine Monaco di Baviera, Parigi e Londra le città attraggono la quota più ingente di capitali di rischio.
Ma il successo non dipende necessariamente dalle dimensioni. Lo studio mette infatti in evidenza l’importanza di regioni di dimensioni più piccole. Darmstadt, ad esempio: città di 150mila abitanti, occupa il settimo posto tra i primi 10 poli di eccellenza nell’Ict dell’UE, perché è in grado di mettere a frutto i suoi risultati nella ricerca e nell’innovazione e può fare affidamento su una comunità imprenditoriale attiva. Tra le altre regioni di dimensioni contenute che palesano risultati notevoli si possono citare Lovanio, Karlsruhe e Cambridge.
Livello | Posizione nella graduatoria EIPE | Regione | Punteggio EIPE |
Prima classe di merito | 1 | München, Kreisfreie Stadt | 100 |
2 | Inner London – East | 97 | |
3 | Paris | 95 | |
Seconda classe di merito | 4 | Karlsruhe, Stadtkreis | 80 |
5 | Cambridgeshire CC | 78 | |
6 | Stockholms lan | 77 | |
7 | Darmstadt, Kreisfreie Stadt | 73 | |
8 | Uusimaa | 70 | |
9 | Zuidoost-Noord-Brabant | 70 | |
10 | Groot-Amsterdam | 64 | |
11 | Arr. Leuven | 61 | |
Terza classe di merito | 12 | Bonn, Kreisfreie Stadt | 59 |
13 | Hauts-de-Seine | 59 | |
14 | Milano | 59 | |
15 | Berlin | 58 | |
16 | Dublin | 57 | |
17 | Aachen, Kreisfreie Stadt | 55 | |
18 | Delft en Westland | 55 | |
19 | Oxfordshire | 51 | |
20 | Edinburgh, City of | 51 | |
21 | Stuttgart, Stadtkreis | 50 | |
22 | Heidelberg, Stadtkreis | 49 | |
23 | München, Landkreis | 49 | |
24 | Arr. de Bruxelles-Capitale | 48 | |
25 | Byen Kobenhavn | 48 | |
26 | Berkshire | 48 | |
27 | Wien | 47 | |
28 | Madrid | 46 | |
29 | Surrey | 45 | |
30 | Frankfurt am Main, Kreisfreie Stadt | 44 | |
31 | Hampshire CC | 43 | |
32 | Erlangen, Kreisfreie Stadt | 42 | |
33 | Yvelines | 42 | |
34 | Dresden, Kreisfreie Stadt | 41 |
Secondo l’analisi una regione riesce a conseguire l’eccellenza grazie alle attività di ricerca e sviluppo che ospita sul territorio, alla capacità di trasporre sul mercato la conoscenza (ossia all’innovazione) e alla capacità di costruire su quest’innovazione un’attività imprenditoriale intensa.
Ma cosa accomuna gli hub più innovativi? Il fatto, ad esempio, che si tratta spesso di zone industriali di vecchia data che ospitano istituti d’istruzione prestigiosi e altri attori fondamentali dell’innovazione. Aree, inoltre, che conducono politiche a lungo termine in tema di ricerca e innovazione che prediligono l’aggregazione: dei 34 poli di eccellenza, la metà è costituita da regioni limitrofe. Caratteristiche, queste, osservate in posti come la Silicon Valley (Usa), Bangalore (India) o Changzhou (Cina).
“Ecco la dimostrazione che, nel settore digitale, il successo passa per volontà di investire, apertura mentale verso l’innovazione e pianificazione. Per affermarsi come leader tecnologico nel mondo l’Europa deve ora sviluppare questi valori”, commenta il commissario Ue per l’Agenda digitale, Neelie Kroes.