Sono cresciuti del 15% gli abbonati alla tecnologia Fiber to the home (Ftth) nell’Unione europea nella seconda metà del 2012: con un aumento di 820.000 sottoscrittori rispetto alla prima metà dell’anno, gli utenti hanno raggiunto complessivamente i 6,24 milioni. Lo riferisce il rapporto elaborato da Idate per il l’Ftth Council Europe.
Oltre un quarto dei nuovi abbonati vengono dai Paesi nordici, dagli Stati Baltici e dall’Olanda. Un terzo proviene dall’Europa dell’est e il 30% da Francia e Portogallo. Nel resto d’Europa, la Russia resta il mercato più importante: nella seconda metà del 2012 ha raccolto 2,2 milioni di nuovi sottoscrittori, arrivando a un totale di 7,5 milioni.
In termini di penetrazione, la leader è la Lituania, con quasi il 100% della copertura e oltre il 31% delle abitazioni che sfruttano la tecnologia in fibra ottica. Al secondo posto c’è la Svezia, con il 22,6% delle case che usano l’Ftth. Complessivamente 10 Paesi europei detengono tutti insieme oltre il 10% della quota di penetrazione della rete in fibra (erano 7 a giugno 2012): si tratta, oltre alle già citate Lituania e Svezia, di Bulgaria, Lettonia, Norvegia, Russia, Slovacchia, Slovenia, Danimarca e Portogallo.
L’Ftth Council Europe ha rilevato che i Paesi più grandi sono rimasti indietro, con Italia e Spagna in fondo alla classifica, mentre Regno Unito e Germania non hanno nemmeno il minimo di utenti necessari per essere inclusi nella lista, ovvero non superano l’1% delle abitazioni connesse.