OCSE

Innovazione sociale e digital welfare. Ecco la ricetta Ocse per la crescita

Nel “Governance of Inclusive Growth” focus sul ruolo della governance pubblica e sulle politiche di inclusione: più co-produzione ed e-skill per garantire benessere ai cittadini e agganciare la ripresa

Pubblicato il 20 Mag 2016

crowdfunding-160511154816

Un settore pubblico più inclusivo risponde meglio ai bisogni della cittadinanza, offre più opportunità a tutti e può trarre vantaggio dalla partecipazione dei molteplici e differenziati segmenti della società per creare innovazione. L’Ocse ha dedicato al tema della crescita inclusiva uno studio specifico (“The Governance of Inclusive Growth”) sottolineando il ruolo della governance pubblica nel raggiungimento di una crescita più equa, che si rifletta in benessere e occupazione e contrasti i trend che oggi più preoccupano nei paesi dell’Organizzazione: crescita lenta, aumento della disoccupazione, allargamento delle disuguaglianze economiche e sociali.

Secondo l’Ocse, occorre un nuovo approccio che guardi alla cosa pubblica nella sua totalità in cui vision, incentivi, meccanismi di delivery siano allineati, le spese disciplinate e il concetto di inclusione incorporato nell’intero processo di decision making. Quel che oggi manca ancora in molti paesi, si legge nello studio, non è la definizione di obiettivi che tengano conto di elementi come il miglioramento del benessere economico e sociale delle persone, dei livelli di occupazione o della partecipazione alla vita civile, ma la traduzione di tali obiettivi in azioni concrete. La guida del governo centrale sui ministeri e gli enti locali è fondamentale così come il superamento di eventuali colli di bottiglia nello scambio di informazioni tra i vari enti e la messa a punto di Indicatori chiave nazionali di performance in linea con gli obiettivi di inclusione.

Fondamentali per il raggiungimento di questi obiettivi sono i nuovi approcci all’erogazione dei servizi alla cittadinanza: tra questi l’Ocse mette in evidenza l’innovazione sociale (nuove idee, prodotti, servizi, modelli, che soddisfano dei bisogni sociali in modo più efficace e instaurano nuove relazioni), la co-produzione, ovvero il processo di coinvolgimento dei cittadini nella produzione dei servizi di welfare, e più in generale il digital welfare, che permette al settore pubblico di diventare più efficace facendo leva sui nuovi strumenti di cittadinanza elettronica per affrontare le sfide del welfare allineandosi meglio ai bisogni della società e colmando i divari. Questi approcci possono aumentare l’accesso ai servizi pubblici, raggiungere più capillarmente la popolazione e migliorare la qualità degli stessi servizi, dando più strumenti agli utenti.

Tuttavia, la tecnologia o il digitale da soli non bastano: occorre far sì che tecnologia, partnership e innovazione lavorino insieme, e al tempo stesso vanno rinnovate le competenze dentro il settore pubblico. Skill essenziali sono considerati la pianificazione strategica e la gestione delle partnership, compresi nuovi sistemi per assicurare che i partner siano affidabili e credibili nel contributo che danno al raggiungimento degli obiettivi delle politiche pubbliche.

Anche le iniziative per l’open government, basate sull’apertura dei dati degli enti statali al pubblico, danno un importante contributo alla trasparenza, all’inclusione e alla messa a punto di politiche più efficaci perché tarate sui bisogni della società. I paesi Ocse hanno compiuto importanti passi in avanti nell’open government, ma, conclude lo studio, resta del lavoro da fare per rappresentare tutti gli stakeholder e ottenere un processo veramente partecipativo. Occorrono anche valutazioni più affidabili sui risultati delle politiche di inclusione, migliorando per esempio il ricorso al feedback di tutti i portatori di interesse nel processo decisionale.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Analisi
Video
Iniziative
Social
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati