I cittadini di Venezia potranno richiedere agli sportelli degli uffici postali cittadini, utilizzando la propria identità digitale, una serie di servizi che prima erano erogati soltanto dagli uffici comunali, dalla carta d’identità ai servizi di anagrafe fino al pagamento dei tributi, solo per citare qualche esempio.
Parte così dal capoluogo veneto la sperimentazione del Sistema pubblico di identità digitale, lo Spid, di cui le pubbliche amministrazioni dovranno dotarsi per legge entro il 2017. Il protocollo d’intesa è stato firmato a Ca’ Farsetti dal sindaco di Venezia, Luigi Brungaro e dall’ad di Poste Italiane, Francesco Caio, per un progetto che vede coinvolta anche Venis Spa.
“Essere il primo comune in Italia a muoversi in tal senso ci rende felici – afferma il sindaco Brugnaro – L’amministrazione si mette al servizio della cittadinanza per spiegare di cosa si tratta, vogliamo aiutare la gente a capire quanti e quali nuovi modi ci saranno per rapportarsi con la pubblica amministrazione. Ma questo anche con un occhio di riguardo per le piccole aziende che, grazie all’identità digitale, avranno la possibilità di sviluppare commercio elettronico one-to-one. Si apriranno scenari nuovi per l’economia di Venezia, che potrà tornare al centro del mondo grazie alla sintesi tra economia tradizionale e digitale”.
“Poste Italiane vive di territorialità – afferma Caio – e l’accordo di oggi è un esempio dell’attuazione del nostro piano strategico, che coniuga la coesistenza tra reti fisiche, che vanno dal portalettere agli uffici postali, e quelle digitali, come i servizi finanziari e non. Venezia è un territorio sfidante, sia dal punto di vista logistico che della mobilità, ed è per questo che abbiamo scelto di partire da qui: diamo il via ad una progettualità congiunta, con l’idea di estenderla poi al resto del Paese”.
Poste Italiane è uno dei tre soggetti a cui il cittadino può richiedere, gratuitamente, l’identità digitale, grazie alla quale potrà rivolgersi allo “sportello amico” di Poste per ottenere servizi o certificati che potevano finora essere richiesti solo agli uffici del Comune, ma, in un prossimo futuro, anche quelli erogati da altre agenzie o istituti statali. Il tutto usando una sola password, assegnata – e dunque ciberneticamente garantita, dal punto di vista della sicurezza – dallo Stato. Nel Comune di Venezia sono già 13 gli “sportelli amici” di Poste Italiane; il sistema verrà esteso a tutti i 44 comuni dell’area metropolitana, con un apposito ulteriore accordo. I primi servizi saranno attivi da aprile.