TELCO PER L'ITALIA 2020

Il 5G sta perdendo appeal? Un pericoloso paradosso che rischia di compromettere la ripresa

Nel Global Business Barometer dell’Economist la quinta generazione si piazza in coda alle tecnologie considerate fondamentali per il rilancio del business. Eppure rappresenta la chiave di volta per la spinta a Industria 4.0 e per rivoluzionare settori strategici quali la Sanità e i Trasporti. Il 2 luglio ne discutiamo al Web Summit “5G the new normal: quali casi, quali soluzioni”

Pubblicato il 30 Giu 2020

5G

Il 41,6% dei dirigenti a livello globale ritiene che il 5G sia “un po’meno importante” – rispetto alla fase pre-Covid19 – per il recupero del business della propria azienda e solo il 5,8% lo ritiene “molto più importante”. È questo il quadro che emerge dalla seconda edizione del Global Business Barometer dell’Economist Intelligence Unit che durante il mese di maggio ha mappato il “sentiment” relativo agli investimenti in grado di favorire la ripresa dell’economia.

Il 5G si piazza in coda alla classifica che al primo posto vede la cybersecurity, considerata “molto più importante” dal 44,3%% del campione, seguita dalla data privacy security con il 42,5% e dal cloud computing con il 39,9%.

Il lancio delle reti 5G è condizionato sia dalle polemiche geopolitiche sia, dopo lo scoppio Covid-19, dalle cospirazioni che legano la quinta generazione mobile alla diffusione della pandemia, spiegano gli analisti. Uno o entrambi i fattori hanno ridotto gli “entusiasmi” per la tecnologia. E anche la tenuta delle attuali reti 4G in particolare durante la fase di lockdown ha fatto alzare l’asticella delle priorità verso altre tecnologie.

Le rilevazioni emerse dall’analisi mostrano da un lato la scarsa conoscenza sulle potenzialità del 5G a livello di top management e dall’altro paradossalmente fanno emergere l’incapacità di una visione “olistica”. La cybersecurity si piazza al primo posto, eppure l’adozione della quinta generazione mobile consentirebbe di rafforzare di per sé gli aspetti della sicurezza, considerato che le nuove reti sono state progettate “by design” con una forte attenzione proprio all’aspetto della sicurezza. E anche relativamente al decollo del cloud il 5G può rappresentare la chiave di volta soprattutto in quelle aree in digital divide dove senza la presenza di network fissi ad alta capacità diventa complessa la gestione di piattaforme “virtuali”. Per non parlare poi dell’adozione delle tecnologie robotiche in particolare in ambito industriale: l’era dell’Industria 4.0 senza il 5G non potrà esprimere il suo massimo potenziale. Di questi temi discuteremo in occasione del terzo appuntamento di Telco per l’Italia, il web summit del 2 luglio dedicato a fare il punto sulle use case e sulle potenzialità del 5G. Ecco la nostra agenda.

5G the new normal: quali casi, quali soluzioni

2 luglio dalle 17 alle 18.30

Grazie alla quinta generazione mobile molti settori dell’economia e della società potranno trovare nuovi spazi in termini di servizi e applicazioni. L’Italia è stata pioniera nelle sperimentazioni e fra i primi Paesi al mondo ad accendere le reti. Industria, trasporti e sanità i settori che più possono beneficiare dell’altissima velocità mobile. Use case e best practice non mancano: ecco le iniziative e le soluzioni in campo

Per iscriversi cliccare qui

17.00    Apertura dei lavori – Mila Fiordalisi, Direttore CorCom

17.05    Intervento di Maurizio Dècina, Professore emerito Politecnico di Milano

17.15    Intervento di Alessandro Gropelli, Deputy Director – General Director of Strategy & Communications Etno

17.25    Tavola Rotonda – 5G the new normal: quali casi, quali soluzioni

Partecipano:

Luigi De Vecchis, Presidente Huawei Italia

Giuseppina Di Foggia, Country Senior Officer Italia e Malta Nokia

Lucio Fedele, Chief Operating Officier Vice President sales Zte Italia – Western Europe Region

Riccardo Mascolo, Head of Strategy, Business Development and 5G for Industry, Ericsson Italy and South East Mediterranean

18.15    Chiusura dei lavori – Mila Fiordalisi

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