Nasce una nuova piattaforma globale per il trading di bitcoin da parte di grandi investitori istituzionali. L’iniziativa, presa dalla società di Tlc Perseus e dal gruppo specializzato nelle contrattazioni delle valuta digitale Atlas promette di offrire garanzie di solidità agli operatori e dare credibilità al mercato di bitcoin, evitando collassi quali quelli della piattaforma giapponese di MtGox travolta da paralisi e scandali e oggi in amministrazione controllata. La nuova piattaforma di Perseus e Atlas avrà sedi integrate a New York, Hong Kong e Singapore che faciliteranno l’esecuzione del trading anche ai volumi molto elevati che sono richiesti dai grandi investitori. Il sistema è già in fase di sperimentazione, con un numero di transazioni pari a diecimila al giorno. Alla fine dell’anno le due società si aspettano volumi fino a centomila operazioni quotidiane.
MtGox a inizio febbraio aveva congelato i prelievi degli utenti, adducendo la responsabilità di una falla nel sistema a un attacco informatico di hacker, e più tardi ha chiuso del tutto. Risultato: sono spariti 750mila Bitcoin di clienti e 100mila della società, per un valore di 345 milioni di euro. L’agenzia giapponese Kyodo News ha inoltre quantificato in 6,5 miliardi di yen (47 milioni di euro) i debiti contratti dalla società, ammontare che è molto superiore al suo patrimonio.
Qualche settimana dopo a chiudere i battenti è stata Flexcoin la banca canadese specializzata in Bicoin. Flexcoin ha comunicato che la decisione si è resa necessaria dopo che pirati informatici hanno rubato dal suo caveau online 896 Bitcoin, al cambio attuale una perdita di circa 600mila dollari.
Flexcoin, come misura precauzionale, teneva una parte del denaro digitale offline e ha fatto sapere che questa quota di Bitcoin è al sicuro.