Record annuale per il Bitcoin. La valuta digitalein 24 ore ha realizzato un rialzo di più del 9 % scambiando a 8,788.87 di dollari. L’aumento ha riguardato in special modo le compagnie che sperimentano prodotti relativi alle criptovaute. In primis Htc, il gigante di Taipei che dispone di una linea di produzione di smartphone e ha deciso di puntare sulla combinazione tra smartphone e blockchain. Il nuovo telefono della società estenderà le sue app blockchain per includere altre funzionalità come la navigazione, i messaggi e i social media.
Anche Fidelity, il gigante americano degli investimenti che ha deciso di scommettere sull’appetito crescente di Wall Street per il trading e la custodia di valute digitali, ne ha beneficiato. Un segno più che evidente dell’inarrestabile ascesa, non solo dei bitcoin, ma anche delle altre criptovalute.
Non è stata da meno, infatti, anche l’apertura di Ethereum, seconda dopo Bitcoin, che ha galvanizzato i mercati con un rialzo del 7 % testimoniando il trend di crescita del settore.
Una vera e propria iniezione di fiducia che ha visto i volumi di scambio più che raddoppiati rispetto ai mesi di febbraio o marzo, tanto che si sono raggiunti e superati i 20 miliardi di dollari giornalieri, una cifra che non si vedeva dal dicembre 2017, periodo della vera e propria frenesia da Bitcoin e in cui la criptovaluta aveva toccato i 20.000 dollari, più del triplo di quanto prezza oggi.
Questa risalita oltre al continuo interessamento di nuovi fondi di investimento fanno capire che l’interesse per le valute “nascoste” è ormai avviata verso un’ ascesa inarrestabile.
Lo dimostra il fatto che Facebook sta per creare una sua personale criptovaluta per i pagamenti tra i suoi utenti. E per farlo Zuckerberg ha fatto pace addirittura con i gemelli Winklevoss, sì proprio quelli che lo avevano accusato di aver rubato la loro idea di creare un social network e per la quale, a seguito di una complicata vicenda in tribunale, il numero uno di Menlo Park aveva dovuto sborsare un risarcimento di 65 milioni di dollari.
Ora però la bufera sembra archiviata e gli ex compagni di Harvard hanno deciso di deporre l’ascia di guerra. I gemelli sono infatti proprietari di una delle più note piattaforme per le criptovalute e Zuckerberg deve aver deciso che ci sono cause per cui val veramente la pena metter da parte qualche “vecchia ruggine”. E la Borsa non sembra smentire questo entusiasmo.