Lo Spid ha vissuto un vero e proprio boom nell’ultima settimana, passando dalle 199mila identità digitali assegnate che si registravano il 16 novembre alle 268mila e 278 di queste ore.
A “spingere” la richiesta sono stati in questi giorni due fattori concomitanti: da una parte il bonus cultura: per accedere infatti al contributo di 500 euro che il governo mette a disposizione dei 18enni per le “spese culturali” è infatti necessario possedere un’identità digitale, e tramite quella inoltrare la richiesta via Internet. Dall’altra il fatto che anche gli insegnanti hanno iniziato a richiedere lo Spid per poter attivare, entro il 30 novembre, la carta del Docente, l’applicazione online che consentirà l’accesso al bonus da 500 euro per la formazione destinato agli insegnanti di ruolo.
Come stabilisce la legge 107 (la Buona scuola), con i 500 euro per l’aggiornamento i docenti potranno acquistare pubblicazioni, riviste, hardware e software utili all’aggiornamento professionale. Partecipare a corsi per attività di aggiornamento e di qualificazione svolti dagli enti accreditati presso il Miur. O, ancora, iscriversi a corsi di laurea inerenti al profilo professionale, assistere a rappresentazioni teatrali e cinematografiche oppure acquistare biglietti di musei, mostre ed eventi culturali e spettacoli dal vivo.
Secondo le previsioni dell’Osservatorio Agenda Digitale della School of Management del Politecnico di Milano,le identità digitali potrebbero diventare oltre 9 milioni entro il 2018, mentre la roadmap prevede che si arrivi a 500.000 identità digitali entro marzo 2017 e almeno 3 milioni entro fine 2017.
Spid costerà ad ogni service provider privato fino a 9 euro per utente l’anno – evidenzia l’Osservatorio – Il mercato della gestione delle autenticazioni ai servizi dei privati potrebbe valere fino a 30 milioni di euro nel 2017 e 60 milioni di euro nel 2018. Ma Spid ha il potenziale di generare altri mercati per identity provider, gestori di attributi qualificati e in particolare per i privati che offrono servizi online. Grazie a Spid e agli altri progetti su cui Agid si sta concentrando (Anpr e PagoPA su tutti) essi potranno offrire soluzioni innovative a PA, imprese e cittadini.