LA CLASSIFICA

Il “Business” traina il mercato Pc europeo. Ma l’Italia arranca

I dati Context: a luglio il settore ha registrato un +4% anno su anno, con un crescita più forte rispetto a quella globale del comparto. A guidare la riscossa sono i modelli “ultrapiatti” e i “mini Personal computer”. Italia unico Paese con il segno meno

Pubblicato il 21 Ago 2018

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I dati della vendita di personal computer nell’Europa occidentale segnano una crescita sostenuta, più alta di quella registrata dal comparto su scala globale. Nel mese di luglio infatti, secondo le rilevazioni di Context, società specializzata in analisi di mercato, i distributori dell’area hanno aumentato le loro vendite del +4% rispetto allo stesso mese del2017. La crescita riguarda tutti paesi dell’area tranne l’italia, che è l’unica in terreno negativo con un -0,5%. Il Paese dove le crescite sono cresciute di più è il Regno Unito (+23%), seguito da Belgio (+22,8%) e Spagna (+20,4%). A precedere l’Italia gli ultimi posti del ranking sono Olanda (+0,2%) e Francia (+2,2%).

I volumi di vendita dei Pc ad uso professionale , per andare più nel dettaglio, sono cresciuti del +10%, dopo il ritorno al segno più che era iniziato con il primo trimestre 2018 e che era proseguito con più forza da marzo aprile a giugno. Con l’inizio del terzo trimestre in terreno positivo sono tutti i settori del comparto, con i notebook a +12,5%, i desktop a + 4% e le workstation a +13%. 

A guidare la crescita sono state le vendite dei modelli ultrapiatti, quelli di spessore inferiore ai 20 millimetri, che sono state le “star” della categoria notebook, mentre nel campo dei desktop a emergere sono state le vendite dei “mini PC”.

Sono rimaste deboli le performance dei Pc per il settore consumer, a -3% nel mese di luglio. “Il settore commerciale dovrebbe rimanere il più forte anche nella seconda metà del 2018 – spiega Marie-Christine Pygotte, senior analyst in Context – man mano che molte aziende proseguiranno nel loro adeguamento a Windows 10, rinnoveranno il marco macchine e si orienteranno verso un utilizzo più alto in mobilità”.

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