Aiutare le aziende italiane ad affrontare al meglio la fase della ripresa post Covid19. Facendo leva sul cloud e sulle tecnologie in grado di rafforzare la competitività, ad adattare i modelli di business al rinnovato scenario e a individuare opportunità di new business. Questa la mission di Sap Italia annunciata oggi dal ceo Emmanouel Raptopoulos in una conferenza stampa online con la stampa italiana.
L’azienda, che vanta all’attivo oltre 8mila clienti nel nostro Paese, guarda al futuro con ottimismo e fiducia. “Gli impatti del Covid19 sull’economia italiana saranno significativi a giudicare dalle prime stime sul Pil, ma le iniziative messe in campo dal Governo e dalla Commissione Ue sul fronte della spunta al digitale faranno da base ad un nuovo Rinascimento”, ha evidenziato Raptopoulos. Se smart working ed e-commerce sono state le attività a maggiore crescita durante la fase di lockdown, gli orizzonti sono ben più ampi: “Il digitale è in grado di trasformare qualsiasi settore e di apportare valore”, ha detto il manager sottolineando che “alla stregua di quanto accaduto dopo la crisi economica del 2008 – seppure molto diversa da quella attuale – dobbiamo aspettarci la nascita di nuovi business inaspettati, nuove aziende che sapranno cavalcare i benefici della digitalizzazione attraendo capitali”.
“Quello dell’e-commerce, del lavoro agile, della riconversione di progetti o catene produttive sono solo alcuni esempi che evidenziano il ruolo fondamentale delle tecnologie digitali – continua il manager -. Guardando al medio termine, sono diversi i punti dell’agenda che guideranno l’ordine del giorno dei ceo per i prossimi 5 anni. Ma di questi quelli che determineranno il futuro delle imprese saranno sicuramente l’evoluzione in un’organizzazione intelligente, lo sviluppo di servizi ed esperienze digitali affidabili per clienti, partner e dipendenti, la definizione del nuovo valore della propria organizzazione all’interno della digital economy”.
Secondo Raptopoulos fra le tecnologie a più elevato potenziale c’è in pole position il cloud: “Molte aziende stanno già guardando al futuro a come fare ad uscire dalla crisi e a recuperare vantaggio sui competitor rafforzando la propria posizione sul mercato. La tecnologia è fondamentale per affrontare la nuova era”. Se è vero che ci saranno disinvestimenti in molte aree, in quella dell’Ict – stando alle previsioni delle società di analisi – il calo sarà minore e addirittura si assisterà ad un aumento della spesa nelle tecnologie in grado di generare al contempo nuovi risparmi ma anche di consentire l’erogazione di servizi innovativi. Secondo la Covid-19 Impact Sentiment Survey condotta a livello globale su un campione di 574 manager da Idc lo scorso aprile, a causa dei profondi cambiamenti che hanno colpito il mercato negli ultimi 60 giorni, il 70% delle aziende intervistate si aspetta un calo di fatturato per il 2020. Ma solo il 38% dello stesso campione prevede una diminuzione della spesa IT.
La stessa Sap Italia sta già “riorganizzando” la propria offerta per spingere il business dei propri clienti e contribuire all’abbattimento del digital divide nel nostro Paese (l’azienda è peraltro partner di Tim nell’iniziativa nazionale Risorgimento Digitale). “La customer experience sarà determinante per le aziende: chi meglio saprà intercettare le esigenze dei clienti riuscirà a tenere testa al mercato. Quel che vogliamo fare noi è aiutare le imprese italiane a disegnare la loro strategia digitale”. Cloud ma anche big data: “Estrarre valore dalle informazioni è l’altro asset fondamentale per avviarsi verso un futuro redditizio”, sottolinea Raptopoulos.
In occasione della conferenza stampa online il ceo di Sap Italia ha ricordato anche le iniziative messe in campo nella fase di lockdown e soprattutto quelle che stanno già accompagnando la fase di ripresa, a partire da una app per il contact tracing specificamente studiata per il mondo del business. “Vogliamo aiutare le aziende a tenere sotto controllo la diffusione della pandemia in modo da abbattere l’impatto sulla loro operatività garantendo la salute dei dipendenti”.