Consapevole e certo che la società che ha contribuito a dirigere
è in “grande forma” Michael Treschow, presidente di Ericsson,
ha deciso di lasciare entro l’anno prossimo o al massimo
all’inizio del 2012.
Tramite un comunicato la società svedese ha fatto sapere che il
successore di Treschow sarà deciso e annunciato in occasione in
una delle prossime due assemblee degli azionisti.
“Ericsson è qualcosa che è cresciuta con me e dentro di me – ha
detto il chairman in un’intervista telefonica rilasciata
all’agenzia Bloomberg – Nove anni sono un tempo molto lungo e in
più la società può vantare una solida stabilità e una buona
forma finanziaria. Due fattori, questi, che mi hanno convinto che
è tempo di lasciare campo libero ad altri che – sono certo –
faranno ancora meglio di me. Per me è giunto il momento di cercare
qualcos’altro”. Treschow lascia però una pesante eredità,
motivo per cui gli analisti credono che il suo successore sarà
solo un presidente di transizione in attesa che arrivi “l’uomo
nuovo” in grado, se non di superare, almeno di emulare il suo
prestigioso predecessore. Nel 2001, come molti altri fornitori di
telecomunicazioni, Ericsson vide la sua prima grave debacle in
termini di fatturato e profitti a causa del famigerato “inverno
nucleare delle telecom”. Per arginare la crisi che vedeva
protagonista una delle più grandi multinazionali mondiali Treschow
mise in campo forti iniziative. Tra queste la vendita di 4,4
miliardi di dollari di azioni di sua proprietà e una drastica
riduzione del numero dei lavoratori, che passarono da 110mila a
poco più di 40mila unità in soli due anni.
Michael Treschow, classe 1943, era stata nominato presidente di
Ericsson a marzo del 2002. In questi anni, contestualmente alla
carica di chairman, ha ricoperto anche l’incarico di presidente
di Unilever e di director del board di Abb.
Il chairman Treschow pronto a lasciare
Pubblicato il 07 Dic 2010
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