Tinder prova a sbarcare in Borsa e punta a raccogliere 100 miliondi dollari. La società britannica di dating online, Match Goup, che che fa parte del colosso dei media Iac – che capitalizza 5,9 miliardi di dollari – guidato da Barry Diller aveva annunciato la volontà di scorporare e quotare in Borsa il gruppo che controlla siti come Tinder e a OkCupid già lo scorso giugno.
Diller punta a raccogliere, grazie al collocamento, 100 milioni di dollari, fondamentali per ripianare i debiti e finanziare lo sviluppo di Match che ha chiuso il 2014 con ricavi in salita dell’11% e utili balzati a +17%.
Nel filing consegnato alla Sec, Match ha dichiarato di realizzare quasi la totalità del suo fatturato grazi ai 4,7 milioni di utenti a pagamento attivo in ben 190 paesi.
Il gruppo punta a sbarcare sul Nasdaq, accompagnato da banche del calibro di Jp Morgan. Secondo gli analisti lo scandalo di Ashley Madison, “hackerato” e reso pubblico, e le cause milionarie di risarcimento che seguiranno, anche Match dovrà tenere in conto maggiori investimenti sulla sicurezza. Da valutare anche una sorta di assicurazione, perché i dati dei suoi 4,7 milioni di utenti sono il suo avviamento più prezioso, sempre secondo gli esperti di Wall Street.