Nel 2016 il mercato digitale nel suo complesso è cresciuto dell’1,8% a 66.100 milioni di euro. Già ad un primo livello di disaggregazione, i dati indicano che alla crescita 2016 hanno concorso un po’ tutti i comparti, tranne i servizi di rete di telecomunicazioni, che però tornano in terreno positivi nel primo trimestre 2017: servizi Ict a 10.631,6 milioni di euro (+2,5%), software e soluzioni Ict a 6.259 milioni di euro (+4,8%), dispositivi e sistemi a 17.230 milioni di euro (+1,4%), contenuti digitali e digital advertising a 9.622 milioni di euro (+7,2%).
Il mercato dei dispositivi ha comunque dato segno di tenuta, grazie alle componenti infrastrutturali e agli smartphone (16,7 milioni di unità, +8%), che sono nelle mani del 65% degli italiani e che hanno alimentato la ripresa dei servizi di rete mobile. La componente Pc è calata in unità del 3,7% (dato risultante dal -8,8% dei desktop e dal -2,4% dei notebook), ma è rimasta relativamente stabile in valore per effetto dell’introduzione di nuovi modelli. E’ invece continuato il calo dei tablet (-7,1% in unità).
Il comparto software e soluzioni Ict, già in ripresa da due anni ha mostrato nell’insieme ancora più vivacità, raggiungendo 6.259 milioni di euro (+4,8%). Anche qui è evidente il segno della trasformazione in corso. E’ infatti cresciuto bene il software applicativo (4.498 milioni di euro, +6,5%) ancora sull’onda delle componenti più innovative quali piattaforme per la gestione web, IoT. Ha frenato il software di sistema (-0,3% a 546 milioni di euro) mentre il middleware (1.215 milioni di euro, +1,2%) ha rallentato la crescita, non per carenza di domanda, ma perché una quota crescente di essa tende ad essere soddisfatta in modalità cloud e di outsourcing infrastrutturale.
Bene anche i Servizi Ict, secondi solo ai servizi di rete per peso sul mercato digitale complessivo. La crescita rilevata, del 2,5% a 10.631,6 milioni di euro, spiega Assinform, mostra un’accelerazione rispetto allo scorso anno (+1,5%), e rivela tutta la consistenza dei nuovi e più evoluti trend di spesa. Il comparto è infatti trainato dai servizi di data center e cloud computing, che nell’insieme crescono del 16,1% a 2.264,7 milioni di euro, con la componente cloud in crescita del 23%. Questi compensano largamente le performance negative dei servizi di outsourcing (-1,3% a 3.689 milioni di euro), formazione (-1% a 322 milioni di euro) e assistenza tecnica (-1% a 718 milioni di euro), pur con cali ridotti rispetto agli anni scorsi. Significativo, per quanto attiene l’evoluzione ai nuovi modelli dell’Ict è anche il ritorno alla crescita dei servizi di consulenza (+0,5% a 785 milioni di euro) e di sviluppo applicativo e systems integration (+0,1% a 2.853 milioni di euro). Esso appare infatti correlato proprio al progresso del cloud e degli altri digital enabler e all’innesco di un processo di ammodernamento di applicazioni e infrastrutture funzionale all’accelerazione dei nuovi modelli di fruizione dell’Ict.
Quanto alle stime per il triennio fino al 2019, la crescita stimata per il 2017 è del 2,3%, a 67.652 milioni di euro con i servizi di rete Tlc a 22.243 milioni di euro (-0,5%, contro il -2,4% del 2015 e il -1,1% del 2016), i Servizi ICT a 10.990 milioni di euro (+3,4%); Software e Soluzioni ICT a 6.616 milioni di euro (+5,7%), Dispositivi e Sistemi a 17.515 milioni di euro (+1,7%), Contenuti Digitali e Digital Advertising a 10.288 milioni di euro (+6,9%).
Per il 2018 le previsioni parlano di un +2,6%, a 69432 milioni di euro, con i servizi di rete tlc a 22.265 milioni di euro (+0,1%), i servizi Ict a 11.399 milioni di euro (+3,7%), software e soluzioni Ict a 7.043,5 milioni di euro (+6,5%), dispositivi e sistemi a 17.752 milioni di euro (+1,3%), contenuti digitali e digital advertising a 10.973 milioni di euro (+6,7%).
Per il 2019 lo studio prevede un +2,9%, a 71.453 milioni di euro, con i servizi di rete Tlc a 22.397 milioni di euro (+0,6%), i servizi Ict a 11.848 milioni di euro (+3,9%), il software e soluzioni Ict a 7.500 milioni di euro (+6,5%), dispositivi e sistemi a 18.035 milioni di euro (+1,6%), contenuti digitali e digital advertising a 11.673 milioni di euro (+6,4%).