Nel
duello tra Apple e Adobe sull'utilizzo di Flash potrebbe a
breve inserirsi l'antitrust. Secondo quanto scrive il New York
Post, il dipartimento di Giustizia e la Federal Trade Commission
statunitensi starebbero discutendo per decidere quale delle due
autorità dovrà iniziare un'indagine antitrust su Apple. Al
vaglio dei regolatori ci sarebbero le nuove politiche adottate da
Cupertino per le applicazioni dedicate ad iPhone e iPad, che
escludono i software creati con alcuni strumenti di programmazione
tra cui, appunto, Flash di Adobe.
“La decisione – riporta il quotidiano, sarà presa entro alcuni
giorni”. Gli organismi dovranno capire se le nuove regole,
introdotte il mese scorso da Apple, sono lesive della concorrenza,
in quanto obbligano gli sviluppatori scegliere se sviluppare
applicazioni che funzionano solo sui dispositivi della Mela oppure
usarne di neutrali dal punto di vista della piattaforma, in grado
cioè di funzionare su sistemi operativi diversi come Android di
Google, Windows Mobile di Microsoft e BlackBerry di Rim.
Lo scorso 29 aprile il guru di Cupertino, Steve Jobs, aveva scritto
una lettera aperta sul sito aziendale nella quale spiegava perché
Apple diceva no a Flash. “Consuma troppa batteria e si basa su
tecnologie proprietarie", rimarcava Jobs. La risposta di
Adobe, “madre” del software, non si era fatta attendere.
Secondo il Ceo Shantanu Narayen le critiche altro non sarebbero che
un grimaldello per assicurarsi un monopolio basato su iPhone ed
imporre sul mercato hardware, software e applicazioni, proprio
attraverso l’imposizione fatta agli sviluppatori.
Intanto negli Usa le vendite dell'iPad volano. A 28 giorni dal
lancio sul mercato d'oltreoceano sono state venduti 1 milione
di tablet. "Gli utenti di iPad – si legge in una nota di Apple
– hanno scaricato finora più di 12 milioni di applicazioni
dall'App
Store e oltre 1,5 milioni di libri elettronici dal nuovo
iBookstore.
''Le richieste continuano a superare la fornitura e stiamo
lavorando duro per portare questo magico prodotto nelle mani di
molti
altri clienti'', ha annunciato Jobs.
Cupertino mette a segno anche un'altra vittoria commerciale.
Nel primo week end di vendite – il prodotto è stato
commercializzato a partire da venerdì 30 aprile – promette bene
anche l'iPad in versione 3G. Secondo le stime di Gene Munster,
analista di Piper Jaffray, sono già stati consegnati circa 300
mila iPad con connettività WiFi+3G, compresi pre-ordini e vendite
on line.
Le vendite complessive, fra modelli WiFi e anche con 3G, dovrebbero
quindi aver superato il milione. La cifra, indicata da Munster, non
è stata per ora ufficializzata da Cupertino.
E la Rete si è subito mobilitata per fare il paragone tra i due
modelli. Secondo alcuni blogger grazie alla connettività 3G che
l'iPad diventa a tutti gli effetti un gadget mobile,
utilizzabile non solo fra le mura di casa o negli sporadici siti
pubblici con copertura WiFi ma anche in automobile, in treno, al
parco. Giudizio positivo anche per il Gps integrato. Tra i
"contro" ci sarebbero invece la velocità di connessione,
giudicata "scarsa" con la copertura di AT&T, e qualche
difficoltà nella visualizzazione di video. L'iPad 3G è
infatti venduto in abbinamento ai piani tariffari
dell'operatore AT&T, ma è di fatto sbloccato, utilizzabile
anche con micro Sim di altri operatori.