Medaglia d'oro per l'Italia in materia di servizi fiscali
digitali. L'Agenzia delle Entrate tricolore, insieme con quella
danese, si è aggiudicata il primo posto nella classifica stilata
dall'Ocse che analizza la quantità di servizi fiscali offerti
a cittadini e imprese. L'Italia rappresenta un "caso"
ancor di più in considerazione della scarsa percentuale di
investimenti in IT da parte del Fisco – appena il 3,9% delle
risorse disponibili – rispetto alle altre economie occidentali.
Negli Usa, a esempio, l'Agenzia delle Entrate federale investe
in informatizzazione il 15% delle risorse disponibili da circa un
decennio, ma il livello di qualità del servizio offerto non supera
il 60% a fronte del 100% dell'Agenzia italiana. Anco più
eclatante il caso francese dove la spesa in IT ammonta al 9,4% a
fronte di servizi informatizzati molto al di sotto di quelli
italiani: solo il 20% dei contribuenti individuali, il 14% dei
professionisti e il 40% delle imprese, possono beneficiare di
servizi fiscali online.
In Danimarca, l'altro Paese primo classificato, il Fisco spende
ogni anno il 17% del proprio budget in informatizzazione. A
sorpresa in seconda posizione si è piazzato il Cile, che a fronte
di investimenti per il 5,1% garantisce il 97% dei servizi in
formato telematico, affermandosi come leader non soltanto in
America Latina ma, più in generale, in tutta l'America. Al
terzo posto l'Islanda, con il 93% dei servizi e dei documenti
fiscali informatizzati.